Corrieri UPS e GLS: Livorno fanalino di coda per diritti e stipendi. Tra subappalti, sfruttamento e poca sicurezza
Mentre nel nord Italia, grazie alle straordinarie battaglie sindacali e a diverse indagini della magistratura e della guardia di finanza, le condizioni dei driver per le consegne a domicilio, sono enormemente migliorate nella nostra città è come fare un tuffo nel passato. Nonostante si parli delle medesime multinazionali “colpite” da sequestri milionari e sottoposte ad indagini serrate per il sistema di appalti e subappalti e il mancato pagamento di contributi, tasse e stipendi dignitosi, nella nostra provincia si sta cercando di mantenere in piedi questi meccanismi come se nulla fosse. E’ il caso di UPS, ad esempio, che ha affidato il servizio alla società Logistica e Distribuzione S.r.l.. Azienda in cui USB ha aperto da mesi lo stato di agitazione sindacale in quanto nell’ultimo cambio appalto (o per meglio dire subappalto) non sono state mantenute le condizioni contrattuali precedenti con una perdita secca per i lavoratori di circa 200 euro lorde mensili sullo stipendio. Non solo, la vecchia cooperativa non ha ancora pagato neanche il TFR (sono passati anni) mentre Logistica e Distribuzione, pur avendo trattenuto le cifre dei lavoratori, ha deciso di non pagare in qualità di responsabile in solito, chiedendo ai lavoratori di rivolgersi al fondo di garanzia INPS. In modo da fare pagare a tutti i contribuenti centinaia di migliaia di euro. D’altra parte, stiamo parlando della stessa società, e del suo titolare Riccardo Panebianco, sotto indagine per frode fiscale insieme alla Express Agency. “fatture per operazioni inesistenti da parte di una delle due società nei confronti dell’altra» ai fini di ottenere risparmi di natura fiscale” Così, a gennaio dell’anno scorso, veniva riportato dagli organi di stampa. Parliamo anche di un sequestro per mezzo milione di euro da parte della Guardia di Finanza.
In questa società USB è il primo sindacato, da mesi ha cercato di aprire una interlocuzione con la dirigenza senza esito. I TFR non sono stati ancora pagati e non vengono riconosciuti in busta paga le spettanze previste a seguito del cambio appalto. Oltre ad aprire lo stato di agitazione sindacale abbiamo inviato un esposto alla Guardia di Finanza e alla Magistratura. Gli altri sindacati presenti, CGIL e UIL hanno evidentemente finora sostenuto questi meccanismi attraverso accordi sindacali.
Ancora” peggiori” le condizioni dei Corrieri GLS presso il magazzino dell’interporto. In questo caso la società si chiama Blue Falcon. La stessa subappalta ad una miriade di altri soggetti più o meno legati direttamente alla stessa. Anche qui i lavoratori sono alle prese con continui cambi di appalto con conseguente perdita dei diritti e dell’anzianità (anche se il contratto nazionale prescrive ovviamente il contrario). Difficile capire il meccanismo messo in piedi in questi anni, che al momento è ancora oggetto di studio da parte della nostra organizzazione sindacale, vi sono Corrieri a cui vengono garantite determinate condizioni e altri, inquadrati in società diverse, che hanno stipendi e condizioni diverse. Per tutti l’indennità di trasferta riconosciuta è sotto quella prevista da contratto nazionale (e di gran lunga inferiore a quella garantita nei magazzini GLS in Italia). Circa 80 corrieri tenuti divisi, attr5averso appalti e subappalti, per evitare che si possano organizzare sindacalmente. Anche per i facchini all’interno dei magazzini di Livorno e Pisa le condizioni non sono migliori. Come mai GLS, in tutta Italia, dopo le indagini e i sequestri, ha deciso di ridurre l’intermediazione di manodopera (che molto spesso risultava illecita) e qui su Livorno mantiene questo sistema?
Anche qui le organizzazioni sindacali “tradizionali” mentre da una parte chiedono ai lavoratori di andare a votare i referendum contro la precarietà, dall’altra non intervengono e firmano accordi sindacali a ribasso.
Come USB abbiamo intrapreso un percorso sindacale affinché ai lavoratori siano garantite le medesime condizioni per tutti nel rispetto del contratto nazionale. Basta appalti e subappalti. Basta ricatti.
Usb Livorno