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CROCE ROSSA: 9 GIUGNO SCIOPERO NAZIONALE DI 24 ORE

Presidio a Roma, sede nazionale CRI,Via Toscana 12 – ore 10.30

Roma -

Mercoledì 9 giugno RdB-USB ha proclamato 24 ore di sciopero nazionale dei lavoratori precari e stabili di Croce Rossa Italiana, che si svolgerà da inizio a fine turno di ciascun turno e riguarderà anche i lavoratori  del servizio 118 ex–Ares, con presidio a Roma davanti alla sede nazionale CRI in via Toscana 12.

Lo sciopero, che si inquadra nell’ambito della “staffetta precaria”, la settimana di mobilitazione dei precari della P.A., è indetto per protestare contro il mancato avvio delle procedure di stabilizzazione del personale precario della C.R.I., compreso quello ex-Ares; contro le mancate applicazioni contrattuali ai dipendenti a tempo determinato, la mancanza di un piano di riordino dell’ Ente e contro il tentativo di privatizzazione in atto, che elimina tutele e diritti al personale di ruolo ed ai precari; per il rispetto delle norme sulla sicurezza con la completa applicazione del Testo Unico per la sicurezza 81/08 in tutte le sedi di lavoro, e per il rispetto di tutte le regole e norme sindacali.

 

“Di fronte a anni di promesse niente di concreto è stato fatto dal Commissario Rocca e dalla Dirigenza CRI per dare diritti, stabilità e tutele al personale che ogni giorno manda avanti servizi essenziali per i cittadini come il 118, il CEM, i CIE, e tanti altri”, dichiara Massimiliano Gesmini della RdB-USB CRI. “La dirigenza CRI sembra solo preoccupata di non disturbare il manovratore, mentre i precari diventano sempre più precari e gli stabili rischiano di diventare vittime di processi di privatizzazione”.

 

“Quella del personale - sottolinea Gesmini - è una situazione sempre più a rischio, visto anche il taglio del 50% della spesa rispetto al 2009 per i contratti a tempo determinato, inclusi  Co.co.co. e interinali, previsto nella manovra recentemente approvata. Nulla è stato fatto per un piano di riordino serio e di crescita delle funzioni e competenze di CRI. Assistiamo invece ad un lento e sotterraneo processo di frantumazione e privatizzazione della gestione dell’Ente, a cominciare dai suoi comitati territoriali in virtù di un ruolo predominante delle componenti volontaristiche, e si profilerebbe la trasformazione da ente pubblico a fondazione di diritto privato, una trasformazione a cui RdB-USB si opporrà con tutte le sue forze”.

 

RdB-USB CRI invita inoltre tutti i lavoratori a partecipare alla manifestazione nazionale del 5 giugno a Roma ed a quella regionale a Milano contro la manovra-massacro, indette da USB insieme alla Confederazione Cobas.