Dallo sciopero del 31 gennaio escono più forti i precari della giustizia. Andiamo avanti verso la stabilizzazione di tutti e tutte
Lo straordinario successo dello sciopero del 31 gennaio scorso, sia dal punto di vista dell’adesione che della partecipazione ai presidi, ci dà ulteriore slancio per una battaglia che riteniamo sia di Giustizia.
Il protagonismo assoluto dei lavoratori precari, che hanno visto nella giornata del 31 il loro momento, è in assoluto il dato più positivo della giornata, ma anche gli attestati di solidarietà venuti da associazioni di avvocati e magistrati, nonché la partecipazione e gli impegni assunti da un sempre più ampio numero di parlamentari, ci danno la misura di quanto la battaglia dei precari del PNRR Giustizia vada oltre la mera stabilizzazione, riguardando in realtà il futuro di un settore così delicato del pubblico impiego costantemente e cronicamente in affanno per carenza di personale.
Usciamo da quella giornata ancor più determinati a proseguire la lotta e con le idee molto chiare sul “cosa fare”.
Stiamo seguendo con attenzione il decreto del Ministro Zangrillo sulla PA, che potrebbe contenere delle opportunità da sfruttare e sul quale chiameremo i parlamentari a dare seguito alle belle parole spese il 31, ma anche in appuntamenti precedenti.
Torneremo alla carica con il Governo perché su Nordio, Zangrillo e Meloni grava la responsabilità di scelte che ad oggi mandano a casa 6mila lavoratori e lavoratrici privando il Ministero della Giustizia del contributo di professionalità e competenze già formate indispensabili per il funzionamento del Ministero, dei tribunali, delle corti d’appello, etc.
Stiamo già programmando ulteriori iniziative di lotta da condividere con le lavoratrici e i lavoratori precari, perché questo è il nostro modo di fare sindacato, non ne conosciamo altri.
Insomma, il 31 gennaio non è stato un punto di arrivo, ma una tappa, importante ed entusiasmante, di un percorso di lotta che intendiamo praticare fino in fondo insieme alle migliaia di lavoratrici e lavoratori precari che non hanno intenzione di delegare alle caste sindacali il proprio futuro.
Da USB PI un grazie a tutti coloro che a vario titolo hanno partecipato alla giornata di lotta del 31 gennaio, ci vedremo a breve nei luoghi di lavoro e nelle piazze, con la certezza che senza stabilizzazione non c’è GIUSTIZIA.