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Piano di Zona di Ponte Galeria, Asia-USB: secondo giorno di sciopero della fame per Daniele Galassi in presidio sotto l’assessorato all’Urbanistica

Roma -

Continua l’odissea degli inquilini del Piano di Zona B39 Ponte Galeria di Via Aldo Bibolini 27.

Martedì 18 aprile è previsto lo sgombero forzoso degli alloggi del Piano do Zona malgrado la Regione Lazio abbia avviato il procedimento di revoca del contributo finanziario regionale utilizzato per la costruzione degli alloggi di edilizia agevolata, che comporta a cascata la revoca della Convenzione e il rientro in possesso del bene pubblico da parte Roma Capitale, riportando quindi il bene sotto il pieno controllo pubblico. 

Inoltre, la procedura fallimentare sta andando avanti nonostante la legge nazionale, ribadita da una norma approvata dalla Legge Finanziaria del 2021, vieti espressamente che gli immobili costruiti con finanziamenti pubblici, anche parziali, siano interessati dalle esecuzioni immobiliari. È palese che lo sgombero degli immobili sia funzionale alla seguente messa all’asta, come già avvenuto negli alloggi precedentemente liberati, asta prevista per il 24 maggio. 

La cooperativa che ha realizzato questo intervento pubblico (messa recentemente in liquidazione) ha usufruito di finanziamenti regionali a fondo perduto e la concessione di aree pubbliche (L. 167/62) ed era vincolata al rispetto del prezzo massimo di cessione previsto dalla legge, invece ha proposto la vendita degli alloggi ai prezzi di mercato (al doppio di quello stabilito per legge). 

Le famiglie coinvolte venivano già da una precedente truffa, la più famosa truffa della Coop. Casa Lazio che ha coinvolto centinaia di famiglie romane. Gli inquilini che non si sono prestati a sopportare questo nuovo raggiro, pur avendo versato ingenti somme alla cooperative, alcuni anche l’intero prezzo massimo di cessione previsto dalla legge, negli anni sono stati esclusi “con la forza” da soci dalla cooperativa stessa. Una gestione arbitraria e truffaldina che ha violato il diritto alla casa di molti cittadini ed ha impedito che le finalità pubbliche dell’intervento stesso fossero raggiunte. 

Daniele Galassi, uno degli inquilini a rischio sgombero, ha iniziato lo sciopero della fame da mercoledì 12 aprile, e da questa mattina stazionerà con un camper di fronte agli uffici dell’assessore all’urbanistica di Roma Capitale Maurizio Veloccia in via del Turismo 30. Con questa azione di protesta si intende denunciare l’inerzia delle istituzioni che nel corso degli ultimi 10 anni, nonostante le gravi violazioni della legge,  non hanno applicato le sanzioni previste e non hanno fatto nulla per impedire la mala gestione dei piani di zona procurando di conseguenza enormi danni erariali. Roma Capitale avviando la revoca della concessione metterebbe fine all’angoscia che Daniele ed altri “sventurati compagni di viaggio” stanno vivendo da molti anni e che tra qualche giorno potrebbe arrivare all’epilogo più ingiusto.

Asia-Usb sostiene la giusta protesta di Daniele e invita l’assessore all’Urbanistica di Roma Capitale al rispetto della legge sull’edilizia agevolata, a difendere la funzione sociale di questo importante patrimonio pubblico e le famiglie truffate.

ASIA-USB