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DOPO LA MORTE DI ABD ELSALAM A PIACENZA INCONTRO TRA VERTICI GLS E USB

USB: la GLS non può sentirsi estranea alla morte di Abd Elsalem, ma riconoscere la sua parte di responsabilità.

Roma -

COMUNICATO STAMPA

 

Stamane, su richiesta della nostra organizzazione  si è tenuto un incontro nella prefettura di Piacenza. Oltre al prefetto erano presenti il sindaco e il vicesindaco, il questore,  e i vertici della GLS Europa.
In primo luogo abbiamo posto il tema della responsabilità politica e sociale che la multinazionale della logistica deve assumersi rispetto all'omicidio di Abdel Elsalam avvenuto lo scorso 14 settembre nel corso della vertenza per la stabilizzazione dei lavoratori precari. GLS porta la responsabilità, come ogni azienda appaltante, delle condizioni di lavoro imposte dalle imprese in appalto ai lavoratori. La gravità di quanto accaduto è tale che senza atti concreti che stabiliscano il rispetto dei diritti sindacali e della dignità stessa dei lavoratori, la lotta non si fermerà.


Per queste ragioni abbiamo posto la condizione dell'assunzione dei lavoratori esclusi a Piacenza; in secondo luogo la convocazione di un tavolo per la definizione di un accordo del gruppo GLS a livello nazionale, insieme alle OOSS rappresentative in azienda, che imponga alle imprese appaltanti il rispetto dei contratti nazionali, la regolarità contributiva e garantisca la stabilità dei rapporti di lavoro. C’è bisogno di un impegno formale della GLS a farsi carico delle inadempienze e delle irregolarità delle aziende appaltanti, senza il quale è impossibile avviare una regolarizzazione dell’intero sistema.


Infine abbiamo segnalato la necessità di rispondere alla drammatica situazione in cui versa la famiglia di Abd Elsalam.


Al termine di un acceso e complicato  confronto la direzione aziendale, preso atto delle nostre richieste, si è riservata una risposta compiuta.  Si è convenuto pertanto di riprendere il confronto alle 20 di questa sera.


Il presidio e tutte le iniziative di lotta sono confermate.