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Elezioni sindacali Pubblico Impiego, USB denuncia un indegno mercato delle vacche: denaro, abbonamenti tv, buoni spesa e gadget in cambio di voti

Roma -

Da martedì 5 a giovedì 7 aprile tutti i lavoratori del Pubblico Impiego votano per il rinnovo delle RSU (Rappresentanze Sindacali Unitarie), elezioni che misureranno la rappresentatività delle sigle sindacali e il loro peso nel settore.

L’occasione ha scatenato un indegno mercato: la compravendita di voti in questi giorni è degna dei tempi eroici del comandante Achille Lauro, quando per le elezioni si promettevano scarpe, da consegnare una prima del voto e una a risultati acquisiti.

I sindacati del Pubblico Impiego in questa occasione vanno oltre: c’è infatti elargizione diretta di denaro, con tanto di quantificazione rispetto ai risultati.

  • Confintesa valuta 200 euro un pacchetto di 5 voti; ogni voto in più porta altri 20 euro.
  • Fsi-Usae promette contributi non meglio specificati in relazione ai risultati ottenuti.
  • Fials regala buoni spesa da 20 euro per ogni nuovo iscritto.
  • Uil offre un mese di abbonamento a Infinity +
  • Cisl assicura tessere per gli acquisti nei supermercati
  • Cgil va sul tecnologico regalando cuffiette e hub portatili
  • Nursing Up mette nel carniere buoni Amazon da 30 euro e una batteria di pronti interventi in tutti i campi.

L’Unione Sindacale di Base denuncia questo vergognoso mercato delle vacche, dietro il quale si nasconde la difficoltà della stragrande maggioranza dei sindacati a rappresentare le esigenze e le richieste dei lavoratori.

USB non conquista voti pagando, ma presentando idee e programmi, tanto nel settore pubblico quanto in quello privato.

Sul sito USB le immagini del mercato dei voti, a questo indirizzo

 

Unione Sindacale di Base

Roma 4 aprile 2022