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Emergenza Covid nella piana di Gioia Tauro, USB al prefetto: istituire reddito d’emergenza per i braccianti, separare positivi e negativi al virus

Gioia tauro -

Incontro tra il Prefetto di Reggio Calabria e una delegazione di USB Lavoro Agricolo per affrontare l’emergenza Covid-19 nella Piana di Gioia Tauro, dopo la proclamazione delle zone rosse nel campo container di Rosarno e nella tendopoli di San Ferdinando.

 

È stata l’occasione per USB non solo di ribadire le preoccupazioni rispetto le criticità, ben prevedibili, dovute alla diffusione dei virus all’interno dei “campi” dove vivono centinaia di braccianti, ma anche di proporre possibili soluzioni e misure per alleviare le difficoltà.

 

In primo luogo è stato posto il problema della sussistenza di questi lavoratori in periodo di quarantena forzata. Inutile ribadire che molti lavorano in nero e che anche per quelli in possesso di regolare contratto di lavoro, stante la loro particolare situazione, appare difficile chiedere la malattia come normali lavoratori. È una delle principali cause della tensione e delle intemperanze registrate in questi giorni. USB ha ribadito la necessità di istituire un reddito di emergenza per chi è in quarantena, registrando l’attenzione del Prefetto che si è impegnato a rilanciare la nostra richiesta al Governo nazionale.

 

Altro motivo di dubbi e tensioni tra gli abitanti della tendopoli è stata la mancata separazione tra positivi e negativi, in mancanza della quale viene difficile immaginare una chiusura a breve delle zone rosse. Il rifiuto iniziale dei lavoratori a sottoporsi al tampone ha fatto certamente la sua parte in questa situazione, ma è ben poca cosa rispetto al reale problema dovuto alla totale assenza di politiche alloggiative. La nostra richiesta di istituire un fondo di garanzia per gli affitti è rimasta lettera morta, le case costruite a Rosarno rimangono ancora chiuse, mentre di altre soluzioni, a partire dai progetti Supreme, si sente parlare solo per le enormi cifre. La Prefettura si è impegnata a convocare a breve una riunione con l’assessore regionale al welfare e all’agricoltura Gianluca Gallo.

 

USB ha accolto con favore la disponibilità della Prefettura reggina, ribadendo ancora una volta la richiesta che nei tavoli venga convocata anche la vera deus ex machina della filiera agricola, nonché principale causa dello sfruttamento per lavoratori e piccoli contadini, ossia la Grande Distribuzione Organizzata.

 

La nuova stagione agrumicola è ormai iniziata e la presenza di lavoratori stranieri sta aumentando rapidamente. È bene che ci si sbrighi a trovare soluzioni adeguate perché, in un’epoca di pandemia come quella in cui stiamo vivendo, non è problema dei soli “neri” ma è problema di tutti.

 

Reggio Calabria, 21 ottobre 2020

 

USB Lavoro Agricolo