Ennesimo intervento della Commissione di Garanzia che cambia le regole in corsa! Sospeso lo sciopero nelle ferrovie del 22 e 23 febbraio
Negli ultimi giorni abbiamo avuto la prova di come la Commissione di Garanzia non svolge più il ruolo di moderatore tra diritti costituzionali diversi, quelli di sciopero e di circolazione; è diventato palese, oramai, che questa si sia ridotta a guardiano degli interessi padronali.
Dando risalto al grande attivismo del commissario alle attività ferroviarie, la Commissione ha emanato una delibera provvisoria con la quale, tra l’introduzione delle fasce di garanzia nei giorni festivi e aumento dei treni garantiti a media/lunga percorrenza, ha ristretto ulteriormente il diritto di sciopero.
Tutto questo in un settore dove, da mesi, è in corso un grande vertenza, con scioperi regolarmente indetti non ostante una legislazione tra le più restrittive d’Europa.
In un Paese realmente democratico, Governo e Azienda avrebbero dovuto chiamare ai tavoli di trattative i soggetti portatori di questa vertenza. Si sono rivolti, invece, all’organo che dovrebbe essere superpartes, la Commissione di Garanzia: ordinandole di trovare il modo di frenare gli scioperi, che hanno avuto una partecipazione fino all’80%, e scaricando tranquillamente i disservizi sull’utenza.
Come se non bastasse, la commissione ha comunicato ad USB e Assemblea Nazionale PdM e PdB che le nuove norme valgono anche per gli scioperi specifici, indetti a sostegno del rinnovo del contratto come quello previsto il 22 e 23 febbraio prossimo (art. 4.2.4 mai abrogato della normativa di settore).
Si tratta di un intervento illegittimo e peraltro tardivo, che cambia le regole in corsa su uno sciopero già indetto e, guarda caso, da giorni preannunciato dalle maggiori aziende.
A nostro avviso, non si può assistere inermi a questo stracciare il diritto di sciopero, conquistato con il sudore e il sangue da chi ci ha preceduto.
USB Coordinamento Nazionale Ferrovie si rifiuta di effettuare uno sciopero con regole cambiate in corso d’opera. Queste nuove regole riducono l’impatto dell’astensione del lavoro dei ferrovieri, come di tutti i lavoratori e lavoratrici dei servizi di questo Paese!
A fronte della comunicazione della commissione abbiamo proceduto a sospendere lo sciopero del 22 e 23 febbraio: procederemo a differirlo al 18 di marzo.
Studieremo, fin da ora, tutte le modalità per far emergere ciò che sta accadendo: denunciando nelle sedi opportune questo vero e proprio abuso, pronti anche a forme di disobbedienza come già fatto contro le precettazioni del Ministro Salvini.
USB Ferrovie