“Eroi in pandemia, usati e gettati via”: a Ragusa i biologi esclusi dal rinnovo dei contratti ASP
L’USB rivela all’opinione pubblica l’intima e dolorosa contrarietà a quanto deciso dall’ASP di Ragusa con delibera n° 472 del 28 febbraio 2023 con il mancato rinnovo contrattuale per una parte del personale sanitario, tra cui i biologi, afferente ai precari Covid della provincia.
Dispiace molto, allo scrivente sindacato, essere annoverato fra le probabili “cassandre” avendo già a dicembre pronosticato per i biologi, gli assistenti tecnici, gli ausiliari e gli operatori tecnici (autisti) a dispetto di quanto sostenuto dai sindacati cosiddetti “maggiori”, che nonostante le necessità di adeguamento della pianta organica delle strutture sanitarie (già di molto deficitaria) nulla sarebbe stato espletato o tentato dai vertici dell’ASP per il rinnovo del personale reclutato nella emergenza Covid.
Dispiace ancor di più aver costatato l’insensibilità manifestata dai vertici ASP di Ragusa, ed in particolare del dott. Fabrizio Russo, nuovo commissario straordinario succeduto al dottor Gaetano Sirna, che ha perpetrato perfino una discriminante antisindacale nei confronti della scrivente USB, che a lui si era rivolto per una convocazione al fine della stabilizzazione del personale assunto per la pandemia da Covid 19, sostenendo improvvidamente che tutti i sindacati potevano essere convocati per conferire con lui, tranne l’USB.
Evidentemente tale dichiarazione, riferita ad un componente della deputazione provinciale seppur in modalità non ufficiale, è stata confermata nei fatti e l’USB ancora aspetta materialmente la risposta alla richiesta inviata con PEC del 27 gennaio 2023
Con tutta evidenza la battaglia a difesa dei biologi e dell’altro personale sanitario, con comunicati stampa della ns. organizzazione sindacale, interviste televisive, incontri con i lavoratori avranno indispettito non poco i vertici dell’ASP ed il suo Commissario straordinario.
Vertici che disconoscendo anche le indicazioni nazionali del Decreto Milleproroghe hanno optato per una selezione del personale, a loro dire necessario (sconosciuti anche i criteri di selezione), basandosi su una pianta organica obsoleta risalente al 2019 e ampiamente superata dagli eventi Covid e dunque non prendendo in considerazione l’attuale mutato contesto di effettiva necessità occupazionale di personale da impiegare per le attuali esigenze dell’ASP e degli utenti della sanità in provincia di Ragusa.
Il Commissario Russo ed i suoi consiglieri hanno optato per non permettere a questo personale, in modo particolare ai biologi di Ragusa, con il mancato rinnovo del contratto, di raggiungere almeno i limiti temporali per poter partecipare alle stabilizzazioni auspicate dal Decreto Milleproroghe.
Ovviamente un motivo dovrà esserci e non vorremmo che ciò potesse essere individuato in un potenziale favoritismo dei laboratori gestiti privatamente che avranno fatto le loro dovute pressioni in campo regionale.
Ricordiamo ai vertici suddetti, che i biologi impegnati nei centri vaccinali, che hanno sfidato la sorte a contatto con il virus giornalmente per oltre due anni (unici ad effettuare tamponi rinofaringei e vaccinazioni oltre che per l’isolamento e sequenziamento del SARS-Cov-2) hanno ricoperto un ruolo di grande importanza per la tutela della salute pubblica e che ha loro consentito di affrontare appieno le sfide delle nuove infezioni virali.
L’attuale emergenza sanitaria ha dimostrato come questo personale, ormai patrimonio acquisito ,ha contribuito al monitoraggio e alla prevenzione della diffusione del virus da meritare, anche con canali preferenziali, la continuazione dell’impegno all’interno del sistema sanitario per tutelare la salute pubblica e che appare delittuoso e non prudente “farne a meno”. “Eroi in pandemia usati e gettati via!” quanto veritiera appare oggi tale affermazione.
Per le motivazioni suesposte l’USB Sanità annuncia all’opinione pubblica i punti salienti che si prefigge di raggiungere con la lotta che si appresta a sostenere e propone:
1.- Proroga a tutto il 2023 del contratto di tutto il personale delle professioni sanitarie (inclusi i biologi ed il personale reclutato nella emergenza COVID, impropriamente “spedito a casa”) come indicato nell’emendamento 4.109 del Milleproroghe, anche al fine di poter rientrare nelle procedure di stabilizzazione come da emendamento 4.34 del succitato Milleproroghe.
2.- Rimodulazione oraria con reintegro del personale biologo al pari di altre figure sanitarie preservate dall’ASP di Ragusa.
3.- Richiesta di ampliamento e rimodulazione della pianta organica per inserimento del personale sanitario già reclutato per l’ emergenza Covid che avendo rischiato in prima persona (giornalmente a contatto con il virus letale) debba avere un canale preferenziale, anche per sopperire alle dotazioni organiche ancora non ricoperti.
4. Facilitare l’inserimento dei giovani professionisti nel mondo del lavoro rimodulando le ore del personale sanitario decurtato dalle scelte dell’ASP di Ragusa in maniera improvvida.
Pertanto si preannuncia una lotta ferrata per il raggiungimento di tali obiettivi riservandosi di mettere in atto tutte le iniziative che il sindacato riterrà opportuno mettere in campo.
Roberto Distefano
Segretario provinciale USB Ragusa
Michele Mililli
Coordinatore Federazione del Sociale USB Ragusa