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Esselunga, USB: dalle indagini per corruzione e i sequestri per frode fiscale alle “cariche” contro gli scioperanti in Toscana, due facce della stessa medaglia!

Livorno -

Solo un paio di giorni prima del terremoto giudiziario che ha colpito la Liguria con arresti “eccellenti” e misure cautelari, un centinaio di lavoratori, drivers in subappalto per Esselunga, scioperavano di fronte ai cancelli dell’Hub di distribuzione logistica a Campi Bisenzio.

Dopo qualche ora dall’inizio della manifestazione un signore ben vestito, mai visto fino a quel momento, esce dai cancelli del magazzino e va a parlare con alcuni camionisti e un piccolo gruppo di crumiri ben pagati tra cui qualche appartenente ad organizzazioni di destra come Casapound. Poco dopo il gruppo si organizza, si predispone con un cordone e tenta di avvicinarsi agli scioperanti per caricarli e permettere ai camion di uscire dal piazzale.

Da una parte lavoratori che non riscuotono un terzo del proprio stipendio costretti a lavorare anche 16 ore al giorno, dall’altra il gruppo Esselunga in una delle sue tante forme. Quella della violenza fisica.

Un aspetto non tanto diverso da quello che lo stesso gruppo ha assunto quando, a detta della Procura Ligure,  pagava politici Genovesi per sbloccare i lavori dei loro supermercati. In questa inchiesta è finito anche un membro del Consiglio di amministrazione, Francesco Moncada.

Sempre a Firenze, pochi mesi fa, 5 lavoratori hanno perso la vita all’interno del cantiere Esselunga di Via Mariti. 60 ditte tra appalti e subappalti. Nessun controllo, nessuna sicurezza.

Si potrebbe andare avanti ancora per molto ma il concetto non cambia. Parliamo della normalità per una classe imprenditoriale (Esselunga così come altri gruppi) che di facciata difendono la legalità e il rispetto delle Leggi, dall’altra hanno costruito un sistema che cresce e si sviluppa proprio al di fuori della “legalità”.  Produce profitto con questo sistema, sulla pelle dei lavoratori e dei cittadini.

Un motivo in più per sostenere i lavoratori della Toscana che ancora oggi sono in lotta per conquistare i propri diritti. La sicurezza, il riconoscimento della giusta retribuzione.

Nei prossimi giorni la dirigenza della società in appalto avrà un altro incontro sindacale con le organizzazioni complici CGIL e CISL. Già in passato queste sigle hanno firmato accordi per istituzionalizzare lo sfruttamento dentro Esselunga. Oggi hanno di fronte decine di autisti che hanno detto basta e sono pronti a proseguire con scioperi ad oltranza.
USB, che si trova orgogliosamente al di fuori di questo sistema di compatibilità, sarà sempre a fianco di questi lavoratori.

USB Livorno