Ex Ilva, Genova Cornigliano: riattivazione linea zincato risultato di cinque giorni di sciopero. Adesso nazionalizzazione senza spezzatino
I cinque giorni di sciopero dei lavoratori di Genova-Cornigliano hanno dimostrato che la lotta unitaria e il sacrificio collettivo portano risultati concreti. La riattivazione della linea dello zincato, accanto alla banda stagnata, non è un regalo: è frutto della determinazione e della mobilitazione dei lavoratori, che hanno imposto alle istituzioni di ascoltare la voce della fabbrica e della città.
USB ribadisce con forza che il futuro dell’acciaio a Genova non può essere lasciato alle logiche di mercato o alle promesse senza basi. La vera garanzia di rilancio passa attraverso un intervento pubblico, unico soggetto capace di assicurare un piano industriale credibile, tutelare l’occupazione e accompagnare la transizione ecologica.
In questo quadro, USB è chiara: nessuno spezzatino. La nazionalizzazione deve riguardare un unico gruppo che tenga insieme Taranto, Genova, Novi e Racconigi, per difendere l’acciaio italiano e garantire una strategia industriale nazionale. Solo così si può tutelare davvero il lavoro, l’ambiente e la salute, dentro un percorso di decarbonizzazione e rilancio.
La decarbonizzazione e la difesa dell’ambiente e della salute non sono slogan, ma obiettivi concreti che solo un intervento pubblico può rendere reali. Per questo USB continuerà a battersi: perché la siderurgia resti un asset strategico nazionale, perché i lavoratori non vengano abbandonati e perché Genova non perda un pezzo fondamentale della sua identità industriale.
La lotta di Cornigliano è stata fatta per l’industria, per il lavoro e per la città. E USB sarà sempre al fianco dei lavoratori per impedire in ogni modo la chiusura e per costruire un futuro di dignità e sviluppo.
COORDINAMENTO USB ACCIAIERIE D'ITALIA GENOVA