Ex Ilva, riunito a Taranto il coordinamento dei delegati USB di Acciaierie d'Italia: presenti gli esecutivi Nazionali
Dall'assemblea dei soci di Acciaierie d'Italia soltanto un altro rinvio, un fatto scontato e atteso, che avevamo annunciato già qualche giorno fa.
Sappiamo che il Governo si è già subordinato all'azienda, ora è partita la melina perché il regalo per i lavoratori è previsto in prossimità delle feste, che solitamente abbassano i toni della protesta. Noi di sicuro non ci fermiamo.
A differenza di altri, che inseguono liturgie che, come abbiamo visto, sono inconcludenti, non ci faremo risucchiare dall'ingranaggio istituzionale.
Il nostro percorso guarda al bene di lavoratori e città: se l'azienda sarà consegnata alla multinazionale sarà un'inevitabile debacle di Stato. Col privato non ci sarà né rilancio né transizione ecologica, tutti ne devono essere consapevoli.
Per USB, deve scattare l'ora X su Taranto, deve suonare la carica per Genova.
In un Paese dove si sta decidendo di spegnere le prospettive industriali nazionali, mettendole in mano ai privati, noi dobbiamo decidere di "accendere il paese". La vertenza ex Ilva riguarda tutti, e la nostra organizzazione è decisa a mettere in campo un piano di mobilitazione incisivo a partire dalle prossime settimane.
USB Taranto