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Argomento:

Fermiamo le politiche antisociali del governo Draghi: lunedì 14 sciopero regionale lavoro privato Veneto, presidio alla DHL di Isola Vicentina

Nazionale -

L’USB Lavoro Privato ha proclamato lo sciopero nazionale nei settori e nelle aziende private, come prima risposta all’evidente accelerazione dell'attacco al mondo del lavoro voluto dal governo Draghi, che toglie il divieto di licenziamento alla fine di giugno insieme alla rivisitazione in peggio del codice degli appalti prevista nel decreto semplificazioni.

Lunedi 14 giugno 5 ore di sciopero regionale dalle ore 13 alle ore 18

Presidio regionale davanti DHL Isola Vicentina

Confindustria e le altre associazioni padronali hanno sempre spinto per poter tornare liberamente a licenziare e avere mano libera per regolare i conti con la forza lavoro; ancora una volta il governo, insieme alla maggioranza che lo sostiene, si è dimostrato complice.

Draghi, i suoi tecnici e i partiti che lo appoggiano si stanno dimostrando un vero e proprio strumento per l'applicazione delle politiche antisociali chieste a gran voce dal capitale finanziario e dai poteri economici e politici europei. Finita la stagione dei sostegni economici, molto alle imprese e pochissimo ai lavoratori in difficoltà di fronte al nemico comune del virus, adesso si apre quella dei soldi europei erogati a piene mani nelle tasche delle grandi imprese con in cambio altri milioni di posti di lavoro in meno.

È sempre più evidente che le scelte economiche e sociali di questo governo sono improntate al rilancio di privatizzazioni e liberalizzazioni a scapito dell’ambiente e dei diritti dei lavoratori e del futuro di questo Paese, partendo dal fallimento dei progetti di nazionalizzazione come l’ILVA o Alitalia. È il momento di far sentire nuovamente la voce del mondo del lavoro, delle lavoratrici e dei lavoratori che hanno un lavoro fisso, precario o che lo hanno perso.

  • Contro i licenziamenti e la liberalizzazione degli appalti, per la salute e la sicurezza sul lavoro: fermare la strage.
  • No allo sblocco dei licenziamenti.
  • Ridurre l’orario di lavoro, a parità di salario.
  • Nazionalizzare aziende e settori strategici.
  • Eliminare i contratti precari e sottopagati, per assunzioni stabili
  • Imporre finalmente il salario minimo stabilito per legge.
  • Introdurre il reato di omicidio per le morti sul lavoro.
  • Ripristinare i servizi essenziali pubblici attraverso l’assunzione di milioni di lavoratori, incluse le opere di risanamento ambientale, dei centri storici, delle periferie, del patrimonio edilizio esistente.

LA RISPOSTA NON PUÒ CHE ESSERE LA LOTTA DEI LAVORATORI E DELLE LAVORATRICI

USB Lavoro Privato Veneto

10-6-2021