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FISCO: SOSPESO HELPDESK APPALTATO A CALL CENTER OMNIA A RISCHIO 150 LAVORATORI. USB PROCLAMA ASSEMBLEA PERMANENTE E DUE GIORNI DI SCIOPERO PER IL 29 E IL 30 LUGLIO

Giovedì 29 presidio davanti al Consiglio regionale del Lazio – ore 10.00

Venerdì 30 presidio davanti sede centrale Agenzia delle Entrate - ore 10.00

Roma -

Il 13 luglio scorso Omnia Network, uno dei più grandi call center italiani, ha sospeso l’Helpdesk Agenzie Entrate, Dogane e Territorio, servizio pubblico essenziale in appalto, destinato sia ai clienti esterni (come professionisti, aziende, scuole, Enti locali Asl, ecc.), sia interni (i lavoratori delle stesse Agenzie Fiscali).

 

Il servizio, a tutt’oggi non ripristinato, vede impegnati circa 150 lavoratori recentemente assunti a tempo indeterminato, i quali hanno maturato una esperienza pluriennale nel campo.
Nel corso degli anni più volte questi lavoratori hanno cambiato società, perdendo così anzianità di servizio e fondi pensione per l’avvenuto cambio di contratto nazionale di riferimento; hanno subito mancati versamenti contributivi e sono costantemente sottomansionati (sono quasi tutti inquadrati come operatori di call center mentre svolgono mansioni superiori di uno o due livelli contrattuali). Il loro stipendio medio è di circa 950 Euro full time, ma molti sono part-time, con una media di 500 Euro mensili.

 

Di fronte alla grande incertezza della loro situazione, da questa mattina i lavoratori sono in assemblea permanente nella sede Omnia di via Staderini 93 a Roma. USB ha proclamato due giorni di sciopero per il 29 e 30 luglio prossimi, ed ha chiesto un incontro alla Regione Lazio, davanti alla quale si terrà un presidio il prossimo 29 luglio (via Rosa Raimondi Garibaldi, dalle ore 10.00), ed ai Direttori di Agenzie di Entrate Dogane e Territorio, con presidio il 30 luglio (davanti sede centrale dell’Agenzia delle Entrate, via Cristoforo Colombo 426 c/d, ore 10.00).

 

USB, che rappresenta oltre i 2/3 dei lavoratori, chiede in primo luogo che venga reinternalizzato il servizio, in questo modo meno oneroso per i contribuenti in un’ottica di risparmio per la collettività, o in subordine, in caso di nuova assegnazione dell’appalto, che vengano mantenuti i livelli occupazionali e parimenti vengano mantenute le stesse condizioni contrattuali per le professionalità acquisite negli anni. L’agitazione permarrà fino quando non verrà ottenuto l’obiettivo della piena occupazione.