Flex/Adriatronics: fermate le pretese speculative di FairCap, al ministero un passo avanti verso la reindustrializzazione
Si è tenuto oggi presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy un nuovo incontro sul futuro del sito industriale di Trieste, oggi Adriatronics, nato dallo spin-off degli stabilimenti Flextronics.
L’advisor individuato da FairCap ha illustrato l’andamento del processo di scouting: oltre 250 soggetti industriali contattati, 14 manifestazioni preliminari, 7 NDA sottoscritti, 2 visite in sito e una prima offerta non vincolante già formalizzata, con una seconda in arrivo nei prossimi giorni.
La prima proposta sul tavolo presenta caratteristiche industriali e occupazionali di grande interesse: si tratta di un soggetto attivo nell’ambito dell’innovazione digitale e dei trasduttori ottici, con l’obiettivo di mantenere integralmente il perimetro occupazionale.
Tuttavia, questa opportunità rischia di naufragare per un solo motivo: la pretesa del fondo FairCap di ottenere un ulteriore ritorno speculativo sulla vendita del sito. Una richiesta che giudichiamo inaccettabile, a maggior ragione considerando che FairCap ha già tratto profitto dall’operazione originaria con Flextronics, che gli ha consentito di rilevare l’area senza farsi carico degli esuberi e delle ricadute sociali.
USB ha ribadito con forza che l’accordo ministeriale sottoscritto imponeva condizioni di favore per la cessione del sito, finalizzate a una reindustrializzazione tempestiva ed efficace. L’atteggiamento di FairCap rappresenta una rottura politica di quell’impegno, e come tale va contrastato.
In questa direzione si è espresso anche l’assessore regionale al lavoro Rosolen, che ha richiesto di formalizzare nel verbale ministeriale l’obiettivo di una vendita a condizioni simboliche, vincolata al rilancio produttivo e alla salvaguardia occupazionale.
Al termine del confronto, l’azienda ha accettato la sottoscrizione dell’integrazione al verbale, un risultato positivo che apre la strada a una maggiore chiarezza e stabilità nella trattativa. USB valuta con favore questo atteggiamento collaborativo, pur sottolineando che la situazione resta delicata e richiede la massima attenzione.
Il nuovo verbale, infatti, è anche funzionale a garantire l’estensione del contratto di solidarietà per ulteriori tre mesi, misura fondamentale per tutelare i lavoratori durante la fase di transizione.
USB continuerà a vigilare e a seguire con determinazione il percorso, chiedendo trasparenza e impegni concreti per una reale prospettiva industriale. Il prossimo tavolo di verifica sarà calendarizzato a breve e rappresenterà un passaggio cruciale per confermare gli sviluppi positivi e superare definitivamente le incognite speculative.
USB Lavoro Privato – Categoria Operaia dell’Industria Nazionale