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G8 UNIVERSITY SUMMIT 2009: I RETTORI SI CELEBRANO, NOI DENUNCIAMO LA CRISI DELL'UNIVERSITÀ

RDB-CUB ADERISCE ALL'ANTI G8 DELL'UNIVERSITÀ ED ORGANIZZA ASSEMBLEA-DIBATTITO

Torino, lunedì 18 maggio - ore 13

Centro didattica della Facoltà di Medicina, Aule di Fisiologia - C.so Massimo d’Azeglio, 50

Torino -

Tra il 17 e il 19 maggio si terrà a Torino G8 University Summit 2009, promosso dalla Conferenza dei Rettori Italiani (CRUI). In tale occasione la RdB-CUB Università, aderendo alle iniziative anti G8, ha organizzato un’assemblea-dibattito, aperta a tutte le componenti universitarie, dal titolo “La crisi dell'Università nella competizione globale”.

 

L’incontro intende denunciare le scelte disastrose dei Rettori e quelle del Governo, ed aprire un dibattito sul come contribuire a disegnare e rilanciare un progetto di Università della società e per la società, alternativo a quello di privatizzazione e/o smantellamento.

Interverranno:

Roberto Burlando, Università degli Studi di Torino;  Giorgio Faraggiana, Politecnico di Torino;  Orazio Maccarone della Direzione nazionale RdB-CUB Università; Andrea Merlon, INRIM  Torino, USI/RdB Ricerca; una rappresentanza studentesca dell’Onda; Luciano Vasapollo, Università degli Studi La Sapienza, Roma.

 

“Abbiamo aderito all’anti-G8 perché viviamo una Università molto diversa da quella che i Rettori descrivono”, spiega Pietro Di Gennaro, della Direzione nazionale RdB-CUB Pubblico Impiego. “Siamo in un’Università in via di dismissione, dove disagio e precarietà interessano tutti: gli studenti, che a una formazione sempre meno qualificata ma sempre più costosa devono aggiungere un futuro di precarietà; i docenti, il cui status e la cui libertà viene rimessa a valutazioni economicistiche della didattica e della ricerca; il personale tecnico amministrativo, la cui unica certezza sono i salari da fame e la precarietà galoppante dei rapporti di lavoro. Interessa infine la società, che ormai vive l'Università come uno spreco di risorse e non più come uno strumento di promozione culturale, civile, scientifico, sociale ed anche economico”.

“Le strategie neoliberiste, perseguite in nome dell’autonomia dai rettori degli Atenei italiani negli ultimi 20 anni - prosegue Di Gennaro - sono il fondamento della crisi del sistema universitario nazionale. Siamo convinti che l’ente di diritto privato CRUI ne sia pienamente responsabile, avendo scambiato il suo riconoscimento istituzionale con l’applicazione di tutti i provvedimenti governativi tesi a destituire l’Università pubblica: tagli dei finanziamenti, competizione tra Atenei, Fondazioni e privatizzazione. Per questo invitiamo tutte le componenti universitarie a partecipare alla nostra iniziativa, per tradurre in proposte pratiche lo slogan Noi la vostra crisi non la vogliamo pagare”, conclude il dirigente RdB-CUB.