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GIORNATA MONDIALE RIFUGIATO: SOUMAHORO, (USB/CISPM) DOMANI SAREMO A FRONTIERA DI VENTIMIGLIA INSIEME A MIGRANTI E SANS-PAPIERS

Per la libertà di circolazione e la solidarietà

Roma -

“La chiusura delle frontiere e le cariche ai danni dei migranti al confine italo-francese di Ventimiglia rappresentano il livello più basso di decadenza dell’Unione Europea e dei suoi stati membri. Decadenza che va a minare le fondamenta della Convenzione europea dei diritti dell’uomo in termini di dignità, libertà, solidarietà e uguaglianza. Per questi  motivi noi come migranti, sans-papiers, rifugiati, precari, studenti e lavoratori saremo a Ventimiglia domani, 20 giugno, per una Giornata Mondiale del Rifugiato all’insegna della libertà di circolazione e della solidarietà”, è l’annuncio di Aboubakar Soumahoro, a nome della CISPM-Italia (Coalizione Internazionale dei Sans-papiers, Migranti, Rifugiati e Richiedenti asilo), e dell’Ufficio Europeo della Federazione Sindacale Mondiale (WFTU) di cui l’USB è membro.

 

Prosegue Soumahoro: “Il gioco al massacro e il teatrino di questi giorni, attuato sulla pelle dei migranti e delle popolazioni da parte del Presidente del Consiglio italiano Matteo Renzi e del Presidente francese François Hollande, non solo rappresentano una violazione della CEDU, ma avallano quella campagna razzista e di odio che coinvolge forze politiche in Italia e in Francia e che appare in continua crescita in Europa e nelle sue istituzioni di vari livelli”.

 

“Il blocco delle frontiere e l’operazione di far passare le persone come ‘migranti economici’- attacca Soumahoro - è un atto di criminalizzazione e d’inganno ai danni dei migranti e delle popolazioni. Perché non si può saccheggiare l’Africa o fomentare guerre in Siria e in molti paesi africani per poi bloccare le frontiere. Sono le stesse politiche che oggi in Europa hanno portato al dilagare della disoccupazione, della povertà e dell’aggressione ai diritti dei lavoratori e a quei sindacati che non si piegano alle logiche neoliberiste portate avanti dall’EU, l’FMI e dalle forze sindacali complici”.

 

“Raccogliamo l’appello dei migranti e dei volontari e chiediamo l’apertura delle frontiere e il rilascio di un permesso di soggiorno umanitario per tutti. Perché è in gioco la vita delle persone e il nostro futuro”, conclude  Soumahoro.