AREA STAMPA

Dipartimento Comunicazione

Tel./Phone:
(+39) 3456712454

Fax:
(+39) 06 54070448

e-mail:
areastampa@usb.it

Roma, via dell'Aeroporto 129

Argomento:

GIUSTIZIA: FUORI GLI INFORMATICI PRECARI, DENTRO LE BANCHE

I precari manifestano davanti al Ministero di Grazia e Giustizia

Mercoledì 3 ottobre, Roma, Largo Arenula, dalle ore 9.00

 

Roma -

Dopo aver lavorato per circa 10 anni all’interno degli Uffici Giudiziari di Roma, gli addetti precari al data entry (scanerizzazione dati e supporto alle cancellerie), dipendenti di ditte in appalto, vengono messi alla porta. Dal 30 giugno sette dipendenti a tempo determinato della società INSIEL non sono stati rinnovati, mentre per un centinaio di Lavoratori della Insiel e della società Data Service si profila il licenziamento a fine anno per la cessazione dell’appalto. Attualmente per questi lavoratori si è già ricorso alla cassa integrazione e a contratti a tempo determinato di pochi mesi.



 “Il dato sconcertante – dichiara Carmela Bovino, della Federazione nazionale RdB-CUB – è non solo che i primi mancati rinnovi del contratto hanno colpito i lavoratori sindacalizzati, ma che dal 11 settembre il Ministero sta sostituendo il personale “licenziato” presso le Esecuzioni Immobiliari del Tribunale di Roma, con i dipendenti di un’altra Società, la ASTEIMMOBILI SERVIZI S.P.A., facente capo all’Associazione Bancaria Italiana. Ci chiediamo dunque se dietro questi licenziamenti non ci siano gli interessi dei poteri forti delle Banche,  parte in causa nelle  procedure immobiliari”.

 

“Riteniamo molto grave che il Ministero di Mastella non intervenga fortemente, consentendo alle ditte che lavorano in appalto, grazie ai soldi pubblici, queste prassi da inizio Ottocento”, prosegue Bonvino Per questi motivi i dipendenti licenziati e quelli a rischio licenziamento protesteranno domani sotto il Ministero di grazia e Giustizia a Roma, a partire dalle ore 09.00, per il reintegro dei lavoratori e per chiedere che il Ministro Mastella prenda iniziative concrete per evitare ogni possibile conflitto di interessi e per avviare un processo di reinternalizzazione dei servizi appaltati e dei Lavoratori. Solo con una gestione diretta e con personale qualificato e formato in anni di servizio si potranno garantire legalità, trasparenza e tutela della privacy negli uffici giudiziari di Roma e non solo”.