I dati Ocse certificano l’emergenza salariale: un’anomalia tutta italiana che l’aumento delle spese militari andrà ad aggravare
Oramai lo ripetono tutti gli organismi nazionali ed europei: l'emergenza salariale nel nostro paese ê un fatto acclarato.
Il report dell'Ocse che certifica che, al contrario degli altri paesi europei, in Italia si registra un calo dei salari del 7,5 percento rispetto al 2021, una dinamica dei rinnovi contrattuali ben al di sotto del costo della vita e un tasso di occupazione ben inferiore alla media europea, è solo l'ultimo in ordine di tempo.
La trentennale politica della moderazione salariale sostenuta dal padronato e da CGIL, CISL e UIL ha prodotto questa anomalia tutta italiana, destinata ad approfondirsi con il vertiginoso aumento delle spese militari stabilito nel vertice Nato.
Da questa condizione si esce solo con un sindacato conflittuale e indipendente: l'Usb è da sempre in campo per svolgere questo ruolo contro la guerra, per il disarmo, indifesa del salario e dello Stato sociale.
Unione Sindacale di Base