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I lavoratori Aquaser in sciopero contro la capofila Acea, che fa milioni con i rifiuti speciali ma non dà nemmeno gli spiccioli per una doccia

Roma -

I lavoratori in sciopero di Aquaser, azienda del gruppo Acea, insieme ad una delegazione di USB sono in presidio da questa mattina davanti alla sede di Piazzale Ostiense per denunciare gravi carenze sulla sicurezza e sui salari.

Questi lavoratori si occupano dei rifiuti speciali estratti dai depuratori di Roma, trasportandoli negli impianti di trattamento soprattutto nel nord Italia. Lavorano finanche 60 ore a settimana, dormono sui camion pieni di rifiuti perché devono vigilare i mezzi aziendali e sono costretti a farsi le docce negli autogrill perché l'azienda non paga neppure il pernotto in un albergo. Grazie ad accordi scellerati sottoscritti da Cgil e Uil, vengono penalizzati se si ammalano, con la perdita fino a 900 euro su uno stipendio già misero.

Nel capannone di Valmontone, che dovrebbe essere la sede di lavoro, non c'è neppure acqua potabile per bere, lavarsi le mani e farsi la doccia a fine servizio.

Stiamo parlando di un'azienda che solo nel 2021 ha prodotto circa 3 milioni di utili. Stiamo parlando del gruppo Acea che macina extraprofitti sulla pelle di lavoratori e cittadini e che paga al suo AD Fabrizio Palermo quasi un milione e 600 mila all'anno. Stiamo parlando di un' azienda che eroga servizi pubblici essenziali e che fa arricchire il Comune di Roma che non si degna di reinvestire gli utili per calmierare il caro bollette e per efficientare i servizi.

Però l'unica preoccupazione del sindaco fantasma Gualtieri è di costruire il termovalorizzatore che inquinerà l'ambiente, toglierà posti di lavoro e farà guadagnare solo i soci Acea.

USB ha richiesto un incontro e non intende lasciare il presidio fino a che una delegazione non verrà ricevuta.

USB Lavoro Privato Roma