I lavoratori vincono, Piazza Italia deve pagare
I dipendenti di Piazza Italia, affiancati da Usb, vincono contro l'azienda che pagava volutamente in modo scorretto il Terzo elemento. Tutti gli arretrati dovranno essere risarciti.
La società PIAZZA ITALIA, leader nel settore del fast fashion, con numerosi store dislocati in tutto il paese, è stata condannata dal Tribunale del Lavoro di Ivrea (TO) al corretto pagamento del “TERZO ELEMENTO TERRITORIALE” che corrispondeva in maniera volutamente errata.
Infatti, la Società erogava ai propri dipendenti solamente l’importo previsto dalla contrattazione nazionale (2,07€) in luogo del maggiore importo disposto dal contratto integrativo vigente nella regione Piemonte che prevede un importo di ben 6,71€.
Con questa modalità, i lavoratori non hanno visto riconosciuto, per l’intero rapporto di lavoro, la corretta indennità con una perdita di 4,64€ mensili sulla paga base conglobata e, quindi, anche su tutti gli istituti indiretti ad essa connessi.
USB Commercio, per mezzo del proprio ufficio vertenze, ha promosso un’azione legale che ha portato al riconoscimento del corretto elemento e alla condanna al pagamento delle somme arretrate derivanti.
Ancora una volta assistiamo alla smania da parte dei grandi colossi del commercio ad una corsa all’arricchimento che non passa soltanto dal peggioramento delle garanzie contrattuali - ottenuto ad ogni rinnovo contrattuale con l'avallo delle sigle sindacali firmatarie - bensì anche tramite la sistematica disapplicazione delle clausole contrattuali vigenti che assicurano notevoli margini di profitto sulle spalle dei lavoratori.
Dipendenti sempre più sfruttati e impoveriti da queste strategie societarie. Perché non siamo in presenza di mero errore contabile, ma di scelte aziendali predeterminate.
USB continuerà a contrastare queste politiche aziendali scorrette assicurando il pieno rispetto della contrattazione collettiva e il mantenimento delle garanzie per i Lavoratori del settore.
Invitiamo tutti i lavoratori dipendenti della Società PIAZZA ITALIA – impiegati presso le diverse Province d’Italia - a verificare la correttezza dell’elemento territoriale indicato in busta paga poiché in molte di queste sono previsti importi superiori a quello corrisposto.
Usb Commercio