Il comparto della vigilanza privata aderisce allo sciopero generale del 28 novembre e alla manifestazione nazionale del 29 a Roma
Il comparto della Vigilanza Privata e dei Servizi di Sicurezza aderisce allo sciopero generale del 28 novembre e alla manifestazione del 29 a Roma, perché questa Legge di Bilancio continua a ignorare la classe lavoratrice mentre alimenta un’economia di guerra che prosciuga scuola, sanità e servizi pubblici essenziali.
Nel nostro settore – già provato da contratti poveri, turni massacranti, mancanza di tutele e decenni di immobilismo sindacale – ogni euro sottratto al welfare e dirottato sulla spesa militare si traduce in condizioni di vita e di lavoro ancora più difficili. Lo abbiamo visto chiaramente nelle grandi mobilitazioni del 22 settembre e del 3 ottobre, quando migliaia di lavoratrici e lavoratori hanno capito che salario, diritti e pace sono parte della stessa battaglia.
Mentre il Governo aumenta il budget per gli armamenti, non c’è alcun vero provvedimento per chi vive con stipendi bassi, contratti lacunosi e servizi pubblici smantellati. I sindacati concertativi, dopo anni di silenzi, non offrono soluzioni: a difendere i lavoratori restano la mobilitazione e la costruzione dal basso della contrattazione integrativa, territoriale e aziendale, che nel nostro settore ha garantito più tutele del CCNL stesso .
Per questo USB – Vigilanza sarà in sciopero:
- contro una finanziaria che pensa alla guerra e non al lavoro,
- per salari dignitosi e tutele reali,
- per rilanciare la contrattazione e la mobilitazione nel settore,
- per difendere i diritti di tutte e tutti.
Il 28 ci fermiamo.
Il 29 saremo in piazza a Roma.
Per la dignità, per il salario, per la pace.
USB – Coordinamento Nazionale Vigilanza Privata