Il sindaco lepore interviene sul comune di Bologna. Servizi più forti e migliori condizioni di lavoro sono il vero cambiamento
Molte testate locali riportano oggi le dichiarazione del Sindaco Lepore in merito ad una non meglio precisata riorganizzazione della macchina amministrativa del Comune di Bologna che andrà a coinvolgere anche i suoi dipendenti.
Non è dato sapere con precisione quali siano i progetti che ha in mente questa giunta, cosa si intende realmente per “cambiamento” e “innovazione” e cosa davvero vuole dire il Sindaco Lepore parlando di “migliorare le condizioni di lavoro”.
Quello che noi sappiamo è che la realtà di chi lavora all' interno del Comune di Bologna è ad oggi ben lontana dal reale cambiamento che servirebbe per rafforzare i servizi pubblici per la cittadinanza e migliorare le condizioni salariali e di lavoro di chi, ogni giorno, risponde alle richieste dei cittadini.
Parlare di implementazione di nuove tecnologie e di intelligenza artificiale senza però considerare le ripercussioni che queste possono avere sui dipendenti in termini di organico e di carico di lavoro e sui servizi in termini di accessibilità diretta da parte dei cittadini, vuol dire non tenere in considerazione la complessità dei servizi e la reale condizione delle migliaia di lavoratrici e lavoratori del comune di Bologna.
Di fronte ad una carenza di organico ormai cronica, all' aumento dei carichi di lavoro, all' esternalizzazione ormai sdoganata nella gestione di alcuni servizi pubblici come musei, biblioteche, servizi educativi e sociali, di fronte alla riorganizzazione dei quartieri che ha visto decimare il personale degli URP a contatto con il pubblico siamo convinti che serva davvero un cambiamento che vada oltre i proclami e che guardi davvero alle esigenze dei dipendenti e dei cittadini.
Innovazione per noi significa assumere più personale, reinternalizzare i servizi pubblici, avviare un vero confronto con chi in questo ente, ogni giorno, fa funzionare la “macchina amministrativa”. Cambiamento vuol dire anche aumentare i salari delle lavoratrici e dei lavoratori adeguandoli al costo della vita: qualche giorno fa è stata sottoscritta la preintesa del contratto integrativo che, a nostro avviso, non risponde pienamente alle legittime aspettative di sviluppo di carriera e quindi economico e professionale di tutti i dipendenti.
Con il sindaco Lepore condividiamo che debbano essere stanziate risorse ad hoc per coprire i costi degli aumenti contrattuali dei dipendenti degli Enti Locali e riteniamo che, al di là delle parole, debba intervenire per portare il tema all' attenzione di tutti i livelli istituzionali coinvolti.
Infine, attendiamo che il Comune coinvolga tutte le rappresentanze sindacali su questa annunciata riorganizzazione.
USB Comune di Bologna