Il TAR si inchina alla ordinanza di Salvini: è Natale, non si può scioperare. USB conferma lo sciopero dell’intera giornata e la sfida a Salvini sul terreno della disobbedienza
Ha dell’incredibile, ma non è certo la prima volta, la motivazione con la quale il Tar del Lazio ha respinto la richiesta di sospensiva dell’ordinanza con la quale Salvini ha, di nuovo, ridotto a 4 ore lo sciopero nazionale del trasporto locale, indetto per domani 15 dicembre. Il presidente della Terza Sezione del Tar del Lazio fa riferimento alla “particolare condizione di pericolo che interessa alcune aree della Penisola a causa delle avversità atmosferiche di eccezionale intensità”, il riferimento è alla passata alluvione che ha riguardato in particolare la regione Toscana nei giorni tra il 2 e il 5 novembre, e “al maggior aumento della mobilità non dettata da esigenze lavorative che si riscontra in questo periodo dell’anno”, mentre qui il riferimento è all’approssimarsi delle festività natalizie.
Difficile pensare che al giudice sia passata inosservata la grande distanza temporale che ci separa dagli eventi atmosferici ed il fatto che essi, comunque, abbiano interessato una parte del territorio nazionale. Ed è altrettanto impensabile che sia sfuggito che la legge già prevede un periodo di “salvaguardia” dalle agitazioni proprio in prossimità delle festività natalizie, periodo che ha inizio però il 18 dicembre e che quindi esclude lo sciopero di domani.
I continui attacchi alla magistratura prodotti dal governo stanno avendo i loro effetti, questa è l’unica amara considerazione che si può fare.
Questa sentenza suona a conferma della scelta di USB di disobbedire all’ordinanza di Salvini: è questa l’unica arma che abbiamo per difendere il diritto di sciopero e la libertà di tutti.
Unione Sindacale di Base