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Il tribunale di Roma cancella la multa a ottantenne: continua a sgretolarsi la campagna di criminalizzazione degli inquilini delle case popolari portata avanti da Campidoglio e Ater

Roma -

Importante sentenza del Tribunale di Roma, che annulla la multa di € 26.027,67 elevata nei confronti di una signora di 80 anni, seguita dall’avv. Marina Rossi, per presunta occupazione abusiva.

La signora vive nell’alloggio ERP sin dal 1986, in quanto moglie dell’assegnatario, e si è allontanata dalla sua abitazione per assistere la figlia malata in Messico, ove è stata costretta a trasferire la propria residenza il tempo necessario per le cure mediche, a causa di una improvvisa malattia che non le ha permesso di affrontare il viaggio per tornare in Italia anche in tempo per poter stare accanto al marito nel frattempo deceduto.

Una volta rientrata in Italia, si è vista recapitare un provvedimento di decadenza dall’assegnazione dell’alloggio ed una multa di € 26.057,00 per occupazione abusiva.

Il giudice accogliendo la tesi difensiva dell’avv. Marina Rossi, ha annullato la multa per mancanza dell’elemento soggettivo dell’occupazione perché “la situazione di fatto della signora esclude che possa essersi determinata una condizione suscettibile di valutazioni in termini di occupazione abusiva, né rileva l’aver trasferito la propria residenza per motivi di salute della figlia. La signora prosegue il Giudice in quanto moglie del legittimo assegnatario ha agito nel convincimento della liceità del suo operato”.

La sentenza rende giustizia a tutti coloro che, assegnatari legittimi, per futili motivi sono stati trasformati in occupanti abusivi e perseguitati da Roma Capitale.

Asia USB Roma

18-3-2021