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ILVA: USB PROTRAE LO SCIOPERO FINO AL 3 NOVEMBRE

CONFEDERAZIONE USB, NON ACCETTEREMO INTIMIDAZIONI

Roma -

Il Coordinamento regionale dell’USB Lavoro Privato Puglia, unitamente all’USB  dell’ILVA di Taranto, che ieri avevano indetto lo sciopero immediato di tutti i dipendenti dello stabilimento,  proclamano la continuazione dello sciopero fino alle ore 7.00 di sabato 3 novembre.

 

Dopo l’ ennesima morte di un giovane operaio, vittima dello sfruttamento e del profitto ad ogni costo, l’USB ritiene che tutti i responsabili di quanto è accaduto e sta accadendo, dentro e fuori la fabbrica, debbano pagare: Riva deve andare via, dopo aver rimborsato tutti i danni procurati ai lavoratori ed alla città; i sindacati complici, che hanno firmato accordi vergognosi come quello del 10 novembre 2010, con cui hanno svenduto la sicurezza e la tutela dei lavoratori; le attuali Rsu, che non hanno svolto nessun ruolo di difesa vera e rappresentanza reale dei lavoratori

 

L’USB chiede pertanto l’azzeramento degli accordi aziendali firmati da Fim-Fiom-Uilm; le dimissioni delle RSU in carica e l’elezione di nuovi Rappresentanti dei lavoratori; la nazionalizzazione dell’Ilva, visto che, nonostante i pronunciamenti della Magistratura, la proprietà ha continuato a produrre e seminare morte quanto e più di prima; la piena garanzia del reddito per tutti i lavoratori sino alla bonifica dello stabilimento e del territorio.

 

La Confederazione USB condivide e sostiene completamente la decisione dello sciopero, ritiene doverosa una forte risposta dei lavoratori e considera assolutamente inaccettabili le intimidazioni provenienti da parti aziendali, sottolineando che lo sciopero è assolutamente legittimo e qualsiasi atto tendente a colpire questo diritto sarà considerato un comportamento antisindacale e come tale denunciato alla magistratura.