In prefettura contro Airest Food e Retail aeroporto di Venezia USB: nessuna risposta dall’azienda, si va verso lo sciopero
Dopo mesi di richieste, lettere e solleciti rimasti senza risposta, abbiamo chiesto la convocazione della società Airest al tavolo prefettizio di Venezia.
L’obiettivo era chiaro: affrontare finalmente le condizioni di lavoro e salariali insostenibili cui sono sottoposti i lavoratori e le lavoratrici impiegati nei punti vendita di ristorazione e retail all’interno dello scalo aeroportuale “Marco Polo”.
Nonostante la partecipazione massiccia dei lavoratori, che hanno riconosciuto in USB la principale organizzazione rappresentativa nel settore commercio e food dentro l’aeroporto, l’azienda ha continuato a negare ogni forma di dialogo e di riconoscimento formale.
Una chiusura arrogante che dimostra quanto poco valore venga dato alla democrazia nei luoghi di lavoro e al rispetto delle persone che ogni giorno garantiscono il funzionamento dei servizi nello scalo veneziano.
Durante il confronto in Prefettura, USB ha portato al tavolo tutti i temi aperti e urgenti:
- Democrazia e libertà sindacale
- Applicazione corretta del CCNL e revisione degli inquadramenti
- Organizzazione del lavoro: organici, turni, riposi e carichi di lavoro
- Salario, indennità, Premio di Risultato e welfare aziendale
- Salute, sicurezza e benessere secondo il D.Lgs. 81/08
- Privacy digitale e diritto alla disconnessione
- Trasferimenti, mobilità e gestione delle sedi
- Procedimenti disciplinari e clima organizzativo
- Formazione professionale e qualità del servizio
- Risoluzione di comportamenti di mobbing e gaslighting
Di fronte alle richieste legittime dei lavoratori, la risposta dell’azienda è stata nulla: nessuna apertura, nessuna proposta concreta, nessun impegno.
Come USB consideriamo l’esito dell’incontro negativo e annunciamo l’avvio delle procedure per giungere allo sciopero.
Metteremo in campo tutti gli strumenti sindacali affinché le istanze dei lavoratori siano finalmente ascoltate e rispettate.
I lavoratori di Airest chiedono garanzie contrattuali, sicurezza sul lavoro e dignità.
USB avvierà a breve il percorso per la costituzione delle RSU e delle RLS, perché solo con una rappresentanza eletta dai lavoratori sarà possibile difendere davvero i diritti di chi lavora.
Airest deve aprire il confronto, subito.
I lavoratori non si fermano. Si va verso lo sciopero!