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INPS: USB PROTESTA DAVANTI ALL'UFFICIO DI MASTRAPASQUA

IL PRESIDENTE NON CONVOCA I SINDACATI, SI DIMETTA

Roma -

Questa mattina un gruppo di delegati e lavoratori aderenti alla USB ha protestato davanti agli uffici del Presidente dell’INPS, Antonio Mastrapasqua,  contro la cancellazione dell’incontro di apertura del contratto integrativo di ente 2013, incontro previsto per questa mattina ed annullato nella serata di ieri perché, sembra, mancasse la firma del Presidente alla convocazione della riunione.

 

Esordisce Luigi Romagnoli, dell’Esecutivo nazionale USB Pubblico Impiego: “I lavoratori dell’INPS hanno fornito le prestazioni richieste per il 2013, ma ancora deve partire la contrattazione per stabilire l’entità del loro salario accessorio e tuttora non hanno percepito il saldo del premio di produzione 2012”.

 

Prosegue Romagnoli: “E’ ormai un vizio di molte amministrazioni pubbliche quello di considerare la contrattazione una perdita di tempo. In quale dei suoi tanti incarichi era impegnato Mastrapasqua per non trovare il modo di firmare la convocazione?”

 

“L’INPS non può avere un Presidente part-time – incalza il delegato nazionale della USB – per di più in continuo conflitto d’interessi, come dimostrano i recenti fatti e come denunciato da tempo dalla USB. Nel 2012 abbiamo organizzato i “NO MASTRAPASQUA DAY”, raccogliendo le firme dei cittadini davanti alle sedi dell’INPS su una petizione consegnata al Ministro Fornero, con la quale si chiedeva una norma di legge per vietare ai manager pubblici di avere contemporaneamente incarichi in società partecipate o private, oltre ad un tetto complessivo alla loro retribuzione”.

 

“Oggi – continua Romagnoli – vediamo che tutti si sono accorti che c’è un problema d’incompatibilità di Mastrapasqua con il ruolo di Presidente dell’INPS. Da accertare c’è anche il danno subito dall’INPS per il mancato pagamento dei contributi da parte dell’Ospedale Israelitico di Roma, diretto sempre da Antonio Mastrapasqua, il quale, a questo punto, dovrebbe dare le dimissioni da Presidente dell’ente previdenziale o essere immediatamente rimosso dal governo. Al suo posto si nomini un Consiglio d’Amministrazione che non preveda tuttavia la partecipazione diretta dei sindacati, altrimenti assisteremmo ad un altro brutto film già visto e che pensavamo finito con l’esperienza di mani pulite all’inizio degli anni ‘90”.

 

“L’iniziativa di protesta attuata dalla USB ha portato alla convocazione dei sindacati per il prossimo 6 febbraio – conclude Romagnoli – data in cui sarà avviata la contrattazione integrativa 2013 alla presenza del Direttore generale. Speriamo che per quella data sia cambiato il vertice dell’INPS”.