ISS: DOPO NOMINA PROF. RICCIARDI L'USB P.I. CHIEDE CHIAREZZA SU FUNZIONI, ASSUNZIONI ED INVESTIMENTI PER RAFFORZARE ENTE
COMUNICATO STAMPA
“La nomina del Presidente dell'ISS da parte del Ministro Lorenzin ha visto, in assenza di procedure comparative, la partecipazione di un solo concorrente, il Prof. Ricciardi”, esordisce Claudio Argentini, dell’USB P.I. Ricerca.
“Il Ministro, ed il Parlamento che ha legittimato la scelta, si sono presi una grossa responsabilità – avverte Argentini - la situazione economica dell'Ente non è florida come viene dichiarato e il pericolo è che l'ISS svenda ai privati attività che invece, per il bene comune e della committenza sociale, debbono rimanere terzi e senza conflitti di interessi'.
"Da due anni ascoltiamo molte promesse – prosegue il sindacalista - ma quello che abbiamo visto sinora sono ‘nozze con i fichi secchi’. Nessuna assunzione e una crisi in maggio, con l'inizio dei licenziamenti per i precari storici, fermati solo per la determinata reazione da parte nostra”.
“Come lavoratori dell'ente italiano che ha ospitato premi Nobel, e lavorato dagli anni ‘30 sino ad oggi alle dipendenze del Paese e dei suoi cittadini, le generiche affermazioni che continuiamo a sentire ci appaiono aria fritta. C'è necessità di chiarire come ISS continui a svolgere la propria funzione per il servizio sanitario nazionale – evidenzia Argentini - come assuma i circa 600 precari storici, che lavorano nell'ente in media da 8 anni e tutti in possesso dei requisiti di stabilizzazione previsti dalla sentenza della Corte Europea; e come si finanzia l'ente con la tassazione generale”.
“Il Prof. Ricciardi deve assicurare presenza ed impegno non tanto, e non solo, scientifico, ma politico. La sua nomina è stata avallata da un'ampia maggioranza. Ora, questo successo personale deve diventare un successo dell'ISS, del Paese e dei lavoratori, i quali debbono poter svolgere, in maniera indipendente dal privato, le funzioni per cui questo istituto è conosciuto ed apprezzato. L’USB P.I. vigilerà che questo accada, ed si attiverà con tutti i mezzi che in questi anni ha dimostrato di saper mettere in campo per difendere l’ISS, un bene essenziale per la committenza sociale", conclude Argentini.