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Istituto Superiore di Sanità, lavoratori in piazza giovedì 21 aprile per i diritti e per difendere il ruolo dell’ISS al servizio della collettività

Nazionale -

Giovedì 21 aprile una delegazione dei lavoratori dell’ISS sarà in presidio davanti al Ministero della Salute per protestare contro la gestione dell’ente, penalizzante nei confronti dei lavoratori e niente affatto trasparente, nonché non rispettosa del ruolo e della funzione che appartengono storicamente all’Istituto Superiore di Sanità.

Dalle carriere al salario accessorio, passando per il precariato, l’attuale gestione non è per nulla attenta alle esigenze del personale.

Le carriere rappresentano in questo senso un esempio emblematico. Mentre gli enti di ricerca vigilati dal MUR hanno infatti ricevuto attraverso un emendamento alla legge di bilancio risorse che aprono la porta ad un più che considerevole numero di passaggi, all’ISS non si utilizzano neanche le risorse disponibili e non si rispettano le delibere. 

I lavoratori, che si sono distinti per dedizione e disponibilità durante la pandemia come in tutte le emergenze in cui sono stati coinvolti, chiedono che l’ente utilizzi tutte le risorse disponibili e che il Ministero della Salute stanzi il necessario affinché ricercatori, tecnici e amministrativi, fermi da anni al palo, abbiano le opportunità di carriera che meritano. 

I lavoratori lamentano inoltre un utilizzo discriminatorio del salario accessorio che penalizza la stragrande maggioranza di tecnici e amministrativi e una politica sul precariato che priva di prospettive i lavoratori a tempo determinato.

Grande preoccupazione c’è anche sul versante del ruolo dell’ISS, vista la recente svolta finalizzata al trasferimento tecnologico all’impresa che comprometterebbe la terzietà dell’ente mettendone in discussione la funzione di garanzia per la salute dei cittadini.

I lavoratori, quindi, scenderanno giovedì 21 in piazza per chiedere diritti e per difendere l’ente che è patrimonio del Paese e non è nella disponibilità di governi e presidenti.

Il presidio si svolgerà dalle ore 10,30 davanti al Ministero della Salute, Lungotevere Ripa 1.

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