ITA, USB: oltre i salari c'è l'occupazione
Il Consiglio di Amministrazione di ITA Airways riunitosi martedì 21 febbraio ha considerato superata la fase di start up e ha deciso l’aumento salariale per il personale, che negli accordi del 2 dicembre 2021 era stato portato al più basso livello del settore aereo operante in Italia, low cost comprese. USB ribadisce che il superamento di quelle tabelle salariali “speciali” è un fatto sacrosanto e che riconsegna la dignità retributiva sottratta ai naviganti e al personale di terra.
Ci aspettiamo anche che ci si lasci alle spalle anche l’accordo integrativo che ci fu sottoposto e considerato da USB inaccettabile, nel quale si prevedeva di estendere quei livelli salariali infimi fino a tutto il 2025.
In attesa di leggere il testo dell’accordo preannunciato per oggi dalle altre organizzazioni, non possiamo che ribadire quanto sarebbe grave se non si intervenisse su tutto il corpo degli accordi. È necessario ed essenziale includere la questione occupazionale, in modo da poterla finalmente sanare, con la definizione certa del bacino di reperimento, dei criteri trasparenti e oggettivi di assunzione e la questione del Jobs Act, rimasto ancora vigente in ITA, l’unica tra le aziende tra quelle sorte dalle ceneri di Alitalia che lo applica.
Senza questi passaggi, l’accordo sui salari non darebbe quelle risposte sull’occupazione richieste dai lavoratori ancora. Nell’imminenza dell’intesa di cessione a Lufthansa di parte del pacchetto azionario, è inoltre importante conoscere i meccanismi che sottendono a questa operazione, soprattutto per le probabili modifiche al piano industriale di aumento della flotta e delle destinazioni annunciato dall’AD Lazzerini al suo insediamento.
USB incontrerà ITA venerdì 24 febbraio nel corso delle procedure di raffreddamento aperte sui punti indicati e valuterà insieme ai lavoratori e lavoratrici i passi successivi.
USB Lavoro Privato – Trasporto Aereo