JABIL: Sospeso l’attivista sindacale Giuseppe Nappo. "Un atto gravissimo e intimidatorio. La risposta dei lavoratori è lo sciopero immediato"
La Jabil ha comunicato la sospensione disciplinare per 5 giorni a Giuseppe Nappo, attivista sindacale USB. L’azienda gli contesta un presunto abbandono del posto di lavoro e richiama una “recidiva” che non trova alcun fondamento.
Un fatto gravissimo, avvenuto il giorno dopo lo sciopero e l’assemblea sindacale tenutasi davanti ai cancelli della fabbrica: una tempistica che parla da sé e che evidenzia la natura ritorsiva e antisindacale del provvedimento.
Di fronte a questo ennesimo attacco ai rappresentanti più esposti della mobilitazione, i lavoratori sono immediatamente usciti dalla fabbrica proclamando sciopero, in segno di protesta e solidarietà.
Siamo di fronte a un atto ignobile, tanto più in quanto la sospensione è sproporzionata e priva di reali basi, né sul piano formale né sostanziale. Un intervento istituzionale immediato è necessario per fermare questa escalation di arroganza.
La nostra organizzazione non resterà in silenzio: risponderemo con la mobilitazione, ma anche in tutte le sedi competenti, per difendere i diritti e la dignità dei lavoratori Jabil, da mesi oggetto di rappresaglie e vessazioni su cui abbiamo più volte richiamato l’attenzione dell’azienda e delle istituzioni.
Sospendere un attivista sindacale è un atto intimidatorio, un tentativo di spezzare la lotta. Ma la risposta è già arrivata: i lavoratori non abbassano la testa.
Siamo tutti con Beppe. Siamo tutti con la Jabil.
Tocca uno, tocca tutti.
USB Lavoro Privato – Categoria Operaia dell’Industria Nazionale
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Comunicato di solidarietà di USB Taranto
Esprimiamo piena solidarietà al lavoratore iscritto con l’USB Giuseppe NAPPO, sospeso dal lavoro presso la JABIL di Marcianise (CE) a seguito del suo impegno sindacale e della sua costante attività a tutela dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori.
Riteniamo inaccettabile che, in un sistema democratico, l’esercizio legittimo delle libertà e del dissenso vengano colpiti con provvedimenti punitivi che rischiano di costituire un grave precedente e di intimidire chi ogni giorno si batte per la giustizia sociale, la dignità del lavoro e il rispetto dei contratti.
La sospensione di Giuseppe appare come un atto ritorsivo, teso a reprimere il dissenso e a indebolire la rappresentanza dei lavoratori. Chiediamo l’immediato ritiro del provvedimento ed il pieno reintegro nel posto di lavoro.
Invitiamo tutte le realtà sindacali, politiche e sociali a mobilitarsi in difesa della libertà sindacale e dei diritti costituzionali, perché colpire un lavoratore significa colpire tutti i lavoratori che rischiano il posto di lavoro.
Esecutivo Provinciale USB Taranto