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La Corte di Appello di Milano respinge i ricorsi dei lavoratori Alitalia. USB: non ci fermeremo di fronte a questo abuso

Roma -

In queste ore stanno arrivando le notizie dell’esito negativo dei ricorsi presso la Corte di Appello di Milano con compensazione delle spese, sulla mancata applicazione dell’articolo 2112 c.c per la cessione a Ita Airways del ramo di azienda Aviation di Alitalia Sai in AS.

 Anche se non ci sono ricorsi direttamente patrocinati dai nostri studi legali, questa è una pessima notizia per tutti coloro che, da anni, nella vicenda del fallimento Alitalia rivendicano giustizia ed equità per i lavoratori.

Questo risultato negativo non arriva inatteso: stante le enormi pressioni nazionali e internazionali sulla vicenda nonché la posizione contro i dipendenti Alitalia, assunta dal Governo Meloni attraverso l’assurda interpretazione contenuta nel Decreto-legge 131/23 del settembre scorso, poi convertito senza alcuna modifica.

Ovviamente, dovremo aspettare le motivazioni delle sentenze per una completa valutazione e per comprendere come procedere, dato che per una sentenza che riteniamo ingiusta oltre che sbagliata, non possiamo certo desistere.

La rabbia non può essere seguita dalla frustrazione: sarà necessario reagire, perché la dura realtà che queste sentenze lasciano sul tappeto è quella di un Paese nel quale, a una persona, può capitare prima di perdere il lavoro a causa di gestioni scellerate delle aziende, da parte di manager inadeguati o disonesti, poi trovarsi costretta a subire vessazioni e discriminazioni senza poter rivendicare alcun diritto.

Una condizione che non solo ha distrutto migliaia di posti di lavoro dei dipendenti ex Alitalia, ma che pesa come un macigno su tutti i lavoratori e lavoratrici italiani, perché queste sentenze rischiano di modificare profondamente le tutele dei cambi appalti e degli stati di crisi.

Tutto questo è stato realizzato con responsabilità grave della politica tutta, che si voltata dall'altra parte, ma soprattutto con il benestare del sindacato confederale, che nel 2021 ha accettato un’impostazione davvero lesiva di molti diritti, ricavandone di un piccolo potere senza valutare gli immensi contraccolpi.

Per questo la battaglia non può che continuare: vedremo se e come nei tribunali, ma non tralasceremo di avversare le conseguenze sia nei contesti che ne scaturiranno, sia sul piano politico e istituzionale e come in quello industriale.

USB Trasporto Aereo