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Argomento:

La moderazione salariale fa male: è ora di smettere! Contratti, salari, democrazia sindacale e perdita di potere d’acquisto delle retribuzioni

Roma -

Martedì 4 febbraio ore 10.00 – Sala Spizuoco ACI - via Marsala 8 - Roma

Mentre il 2024 si è chiuso con la firma di diversi rinnovi contrattuali contestati, dai portuali ai lavoratori delle Funzioni centrali dello Stato, nel 2025 dovranno essere rinnovati altri contratti nazionali, sia del settore pubblico che di quello privato, in un contesto nel quale tutti i centri di ricerca hanno documentato da tempo un ritardo delle retribuzioni in Italia rispetto al resto dei paesi dell’OCSE o anche della sola Unione Europea. Il sistema contrattuale è rimasto ancorato da più di trent’anni alle rigide regole della politica dei redditi e gli adeguamenti salariali sono stati sistematicamente tenuti sotto il livello dell’inflazione reale, senza che fosse possibile prevedere aumenti veri oltre il recupero dell’inflazione, spostando ricchezza dal fattore capitale al fattore lavoro. Alla lunga questo meccanismo ha prodotto un abbassamento generalizzato dei redditi da lavoro che, con la crisi da Covid prima e quella dovuta all’impennata dei prodotti energetici in seguito all’aumento delle tensioni internazionali, si è trasformata in un fattore di rallentamento per tutto il sistema economico e di allargamento delle fasce di povertà.

Pesa sul sistema contrattuale anche una scarsa considerazione per le più elementari regole della democrazia. Rinnovi ritardati di anni, rappresentanze sindacali scadute da tempo ma ancora in carica, accordi e contratti non sottoposti all’approvazione dei lavoratori, scioperi e agitazioni che coinvolgono la maggioranza dei lavoratori che vengono abitualmente ignorati dalle controparti, esclusione dalla contrattazione di quei soggetti sindacali che non firmano i contratti nazionali sono solo alcune delle storture che hanno alimentato in questi anni un sistema di relazioni sindacali improntato alla moderazione salariale.

Una moderazione che sta spingendo i lavoratori e tutto il Paese sempre più giù. È arrivato il momento di cambiare passo.

Ne parliamo con: sindacalisti, esperti, giornalisti e parlamentari

Organizza l’Unione Sindacale di Base

Hanno assicurato la loro partecipazione: Luciano Vasapollo Cestes Proteo - on. Pasquale Tridico - on. Cecilia Guerra responsabile lavoro PD - on. Franco Mari responsabile lavoro AVS - sen. Mario Turco responsabile lavoro Movimento 5 Stelle - Giorgio Cremaschi Potere al Popolo 

L’iniziativa sarà trasmessa in diretta sui nostri canali