La Ricerca sciopera contro il genocidio, al fianco del popolo palestinese
La Ricerca scende in piazza assieme al Pubblico Impiego per lo sciopero generale indetto dalla confederazione USB il 22 settembre a sostegno del popolo palestinese. Le ragioni dello sciopero hanno un carattere straordinario: il genocidio del popolo palestinese a Gaza, compiuto dal Stato criminale di Israele con la completa connivenza di tanti governi tra i quali spicca il governo Meloni.
Uno sciopero generale, è necessario e indifferibile. Ci auguriamo che accanto allo sciopero di tanti lavoratori e lavoratrici che incroceranno le braccia, si sommi la mobilitazione di migliaia di uomini e donne solidali, che arrivi a paralizzare il Paese.
Noi, lavoratrici e lavoratori della Ricerca, coerentemente con la nostra funzione sociale dedicata al progresso e alla pace sentiamo il dovere di essere parte di un grande movimento di lavoratori contro la guerra e contro il genocidio del popolo palestinese.
Per questo, lunedì sciopereremo.
Per questo saremo nelle piazze che bloccheranno il Paese.
Per questo stiamo chiedendo a tutti gli enti pubblici di ricerca di interrompere ogni relazione istituzionale, commerciale, accademica e scientifica con lo stato genocida di Israele e di sottrarsi ad una complicità imperdonabile e assassina.
Per questo abbiamo avviato negli Enti e nelle Università una campagna collettiva di obiezione di coscienza, preparata dai nostri legali e fondata su solidi principi etici e giuridici, con la quale i lavoratori della Ricerca Pubblica si rifiutano di partecipare a progetti con finalità belliche o dual-use e a qualsiasi tipo di collaborazione con lo stato genocida di Israele.
Sul sito www.usb.it tutte iniziative locali.
Esecutivo Nazionale USB PI Ricerca