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La solidarietà di USB agli attivisti di Ultima Generazione sotto processo a Roma

Roma -

Venerdì scorso, una delegazione dell’Unione Sindacale di Base era presente, a piazzale Clodio, davanti ai cancelli del Tribunale di Roma, per esprimere la solidarietà della nostra organizzazione sindacale ai tre attivisti di “Ultima Generazione” mandati a processo per il blitz non violento del 2 gennaio  a Palazzo Madama, sede del Senato Italiano. Un danneggiamento del tutto immaginario che, nonostante non abbia avuto alcuna conseguenza permanente ha destato più scandalo e indignazione rispetto alle vere conseguenze disastrose e permanenti del cambiamento climatico in atto.

Abbiamo partecipato a questa iniziativa solidale perché siamo da sempre convinti che i principali responsabili dell’inquinamento dei nostri territori nonché gli artefici del disastro climatico a cui stiamo assistendo in questi ultimi anni, siano gli stessi che da decenni sfruttano e affamano impunemente centinaia di migliaia di lavoratori e lavoratrici del comparto energetico e industriale sia del nostro paese sia all’estero.

Abbiamo voluto manifestare la nostra solidarietà a Laura, Alessandro e Davide in continuità con quel percorso di convergenza delle lotte che ci vede da tempo al fianco dei comitati territoriali di Piombino, Civitavecchia e Ravenna. Abbiamo deciso di manifestare il nostro sostegno ai ragazzi e alle ragazze di Ultima Generazione perché, al di là della differenza di pratiche e linguaggi, siamo assolutamente convinti che non ci sia davvero più tempo da perdere sul fronte della lotta al disastro climatico. Servono risposte concrete, per il clima e per i nostri territori. È urgente quindi che si avvii al più presto una politica industriale nazionale ad emissione zero che punti ad una rapidissima neutralità climatica e che, contemporaneamente, sia ovviamente in grado di tutelare lavoratori e lavoratrici. Non sono di certo le risorse economiche che mancano per puntare ad entrambi gli obiettivi. Manca la volontà politica di farlo.

Ed è proprio insistendo sulla questione sociale e occupazionale che la battaglia contro il cambiamento climatico può, secondo noi, rafforzarsi e vincere. Unire le battaglie dei lavoratori con quelle per la difesa dell’ambiente è possibile e bisogna farlo subito. In questo senso l’agenzia internazionale IRENA ci informa da anni che il numero degli occupati nell’indotto delle rinnovabili cresce ogni anno a livelli esponenziali. Ciò significa che, attraverso le doverose bonifiche dei luoghi inquinati e la creazione di nuovi poli industriali ad emissione zero, l’Italia potrebbe garantire in pochissimo tempo lavoro, reddito e diritti sociali a città e territori che oggi vivono una crisi economica drammatica e tutt’altro che passeggera. Altro che navi rigassificatrici, altro che trivelle e ciminiere.

Sappiamo bene che nessuno ci regalerà niente e sappiamo pure che, così come accaduto tantissime di volte a centinaia di lavoratori e lavoratrici in lotta, il potere cercherà sempre di criminalizzare e reprimere chi alza la testa. Le vicende delle ultime settimane, dalle violenze subite dai lavoratori della logistica di Bergamo a quelle degli studenti sgomberati a Bologna, ci ricordano che lottare non è sempre facile, ma farlo insieme è utile, possibile e indispensabile.

È per questo che venerdì eravamo in piazza a testimoniare la nostra solidarietà a Ultima Generazione. È per questo che, come USB, saremo sempre vicino a chi lotta nelle strade per la giustizia climatica e sociale.

Unione Sindacale di Base