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Latina: deceduto il lavoratore con braccio amputato scaricato di fronte a casa dal padrone, il reato di omicidio sul lavoro è necessario

Roma -

Aggiornamento del 19/06: alle ore 15:00 circa ci arriva la notizia che il lavoratore, purtroppo, è deceduto al San Camillo di Roma. USB e Rete Iside si uniscono al cordoglio e esprime solidarietà a famiglia, amici e colleghi. 

La strage di lavoratori nel nostro Paese continua senza freni, con centinaia di uccisi nel solo 2024 stando ai dati diffusi da Inail ed altri enti: la sicurezza di chi lavora viene sempre vista come un costo, da ridurre al minimo per aumentare i profitti.

Quanto successo a Latina nelle ultime ore dimostra tutta la mancanza di scrupoli di una parte dei datori di lavoro nel nostro paese: un lavoratore indiano ha subito, mentre era addetto al taglio del fieno, l’amputazione di un arto e diverse fratture. Un infortunio gravissimo, che sarebbe di per sé potuto essere sicuramente evitato se fossero state rispettate tutte le misure a tutela di salute e sicurezza sul lavoro: molto spesso queste vengono ignorate o aggirate, per abbassare costi e tempi delle lavorazioni. Ma, purtroppo, la storia non finisce qui. Il lavoratore gravemente infortunato, infatti, non è stato potuto essere soccorso in modo tempestivo, ma è stato prelevato dal datore di lavoro che, invece di portarlo al pronto soccorso o chiamare i soccorsi, lo ha scaricato a pochi metri da casa. Un trattamento che definire orribile sarebbe riduttivo.

Stando alle ultime notizie il lavoratore, solo a quel punto, ha potuto ricevere i soccorsi necessari: ora si trova ricoverato a Roma in gravi condizioni.

Una vicenda che, oltre a suscitare tanta rabbia, deve farci riflettere sulla scarsissima considerazione che una parte consistente della categoria padronale ha della vita dei lavoratori in Italia, in particolari in settori ad alto tasso di sfruttamento come l’agricoltura. Per fermare questo fenomeno serve un elemento di deterrenza reale: il reato di omicidio sul lavoro, per la cui introduzione nel codice penale USB e Rete Iside si battono da anni, rappresenta l’unica proposta in campo che possa avere un effetto immediato e a nostro avviso porrebbe un vero freno a questa strage quotidiana, così come ad infortuni gravi come quello del lavoratore di Latina cui va tutta la nostra solidarietà e sostegno.

 

Unione Sindacale di Base

Rete Iside