IPM: lavoratori portuali in agitazione, se l’azienda continuerà a negarsi alle trattative, sarà sciopero
Se l’azienda continuerà a negarsi alle trattative, sarà sciopero.
Si prospetta un Dicembre “caldo” per la Società Impresa Portuale Metropolitana - IPM spa guidata da Pasquale Divella che opera nel porto di Bari.
È da tempo che stiamo chiedendo di rivedere alcuni accordi sindacali sottoscritti nel 2019 e 2020 da cgil e uil: in cambio di briciole ed aumenti salariali “farsa”, si “garantiva” una maggiore flessibilità nell’organizzazione e gestione del personale, dando modo alla parte datoriale di ricorrere anche a continui cambi turno, tra l’altro comunicati con poco preavviso e che non permettono ai Lavoratori una congrua gestione del proprio tempo vita-lavoro.
Ma dopo diversi tentativi per l’apertura di un tavolo oramai necessario e non più rinviabile e nonostante la IPM abbia ricevuto delle nostre proposte concrete sul tema, siamo giunti inspiegabilmente ad una fase di stallo che ci ha costretti a proclamare lo stato di agitazione di tutti i Lavoratori!
Come USB siamo oramai fermi nelle nostre posizioni: rivendichiamo salari adeguati ed una organizzazione e gestione del personale che sia in grado di garantire ai Lavoratori un adeguato contemperamento dei tempi vita-lavoro.
Se IPM non interromperà questo suo silenzio assordante e non ci saranno sviluppi nella trattativa da noi richiesta da tempo, saremo pronti allo sciopero!
USB LP Bari/BAT