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Lavoro povero negli appalti del Comune di Taranto, Marchese (Usb): "Servono risorse in più, ma l'amministrazione annuncia solo tagli"

Taranto -

Salari bassi, poche ore di lavoro e discontinuità lavorativa: sono questi i tratti distintivi del lavoro negli appalti pubblici. E il Comune di Taranto certamente non fa eccezione.

Lo sanno bene le centinaia di lavoratori e lavoratrici che operano nella pulizia degli asili nido e a supporto delle educatrici, nella ristorazione delle scuole, nell’igiene ambientale e in tanti altri servizi essenziali appaltati dal Comune di Taranto che, in gran parte, vivono con salari da fame (700 Euro/mese) che percepiscono, per giunta, solo per alcuni mesi all’anno, a causa delle periodiche sospensioni contrattuali senza retribuzione.
Emblematico in particolare il caso delle lavoratrici addette alle pulizie negli asili nido comunali, per le quali abbiamo assistito addirittura al taglio delle attività straordinarie e del reddito che da esse deriva, rivendicato con fermezza dall’ormai ex Assessore ai Servizi educativi, nonostante le risorse fossero già state stanziate da una precedente Delibera di Giunta Comunale, di cui la stessa Amministrazione ha fatto carta straccia.

Servirebbe da parte dell’Amministrazione Melucci una completa inversione di rotta contro disuguaglianze e lavoro povero.
Servirebbe un tavolo permanente sugli appalti comunali, per confrontarsi con le
organizzazioni sindacali sulle misure da adottare con urgenza per restituire dignità a centinaia di famiglie e qualità ai servizi pubblici. Tra i temi ci dovrebbero essere: salario minimo, orario minimo, continuità lavorativa...
Al contrario, il Comune convoca tavoli di crisi per annunciare che non ci sarebbero risorse sufficienti nemmeno per rinnovare gli appalti alle attuali, inaccettabili, condizioni.

Servirebbe dare impulso alla mozione approvata due anni fa dal Consiglio Comunale di Taranto sull’internalizzazione dei servizi ordinari e continuativi, per risparmiare risorse pubbliche, migliorare la qualità dei servizi e dare tutela a lavoratrici e lavoratori poveri e precari.  

In questo quadro, l’USB è senza dubbio al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori che operano negli appalti del Comune di Taranto e continuerà ad organizzare le loro lotte, per rivendicare la dignità del lavoro di chi continua a garantire servizi a tutta la comunità, nonostante l’indifferenza dell’Amministrazione comunale di Taranto.
 
Taranto, 01.10.2024
Francesco Marchese
USB Lavoro Privato Taranto