L’azione a senso unico del governo italiano: i terroristi sono i palestinesi
Nuovo attacco alle organizzazioni palestinesi presenti in Italia con l’arresto di nove persone, con la solita accusa di sostenere Hamas. Questa volta gli elementi a carico sarebbero i finanziamenti che queste associazioni avrebbero inviato direttamente o indirettamente all’organizzazione combattente palestinese. Non siamo ovviamente in grado di entrare nel merito dell’inchiesta giudiziaria ma il dato che balza agli occhi è sempre lo stesso: la completa sudditanza del governo italiano alle operazioni militari del governo genocida di Netanyahu. Mentre è sempre più esplicita la collaborazione con Israele sul piano economico e militare, con una fitta di rete di interscambi commerciali ma anche sul piano della compravendita di armamenti, le forze di polizia italiane sono attive per colpire il mondo della diaspora palestinese, immancabilmente accusato di terrorismo.
Il ministro Piantedosi si è ben guardato dall’indagare su quei cittadini italiani con doppio passaporto israeliano che avrebbero partecipato come militari al genocidio dei palestinesi, nonostante le interrogazioni parlamentari. Né si è preoccupato di intervenire a proposito delle vacanze italiane di militari israeliani, segnalate sui media in diverse occasioni, con tanto di protezione della polizia italiana. Il dato più evidente è che il genocidio dei palestinesi viene derubricato a diritto di Israele a difendersi mentre la resistenza del popolo palestinese è indiscutibilmente definita terrorismo.
Naturalmente dietro queste operazioni di polizia si cela anche l’intento di mettere la museruola al movimento di solidarietà con la Palestina, che negli ultimi mesi ha dato un’ampia dimostrazione di incontrare il sostegno di larga parte del Paese. Mentre sul genocidio in atto i riflettori mediatici si sono spenti, è forte l’amplificazione della notizia degli arresti, per lasciar intendere che i milioni di italiani scesi in piazza siano stati manipolati dal terrorismo.
Ma il terrorismo di cui siamo tutti vittime è quello di Israele e dei suoi alleati, complici del massacro della popolazione palestinese e oggi mobilitati in una impressionante campagna generale di riarmo.
Gli arresti di oggi puzzano di complicità con il governo di Netanyahu: quando arresteranno i vertici della Leonardo per le armi vendute ad Israele?