"Le Eolie? Che brucino". La denuncia dei Vigili del Fuoco Usb
Primo agosto, Sant’ Alfonso Maria de Liguori, enfant prodige per la facilità con cui apprese varie discipline, dalle lingue alle scienze, dall'arte alla musica. La devozione popolare deve molto a orecchiabili canzoni da lui scritte e musicate. Tuttora a Natale amiamo ascoltare il suo “Tu scendi dalle stelle”. E nel giorno a lui dedicato in Sicilia si stipuleranno due convenzioni boschive. Una con intervento da terra e l’altra via cielo.
La Trinacria sarà finalmente, dopo che ha bruciato in lungo ed in largo, preservata da piromani e fiamme da autocombustione. Quasi tutta. Perché è come se le isole Eolie non avessero vegetazione o non avessero bruciato fino ad ora, con la squadra dei vigili del fuoco di turno costretta a fare “marestop” con la capitaneria di porto.
Per le isole Eolie, patrimonio dell'Unesco, niente squadra Aib, niente squadra nautica pronta ad intervenire immediatamente per lo spostamento del personale e delle attrezzature come fatto negli anni precedenti, riducendo notevolmente i tempi di attesa. Adesso, sia alla partenza che al rientro dell'intervento si dovrà aspettare che la capitaneria sia libera e che magari non stia intervenendo altrove, sperando di non sentirsi rispondere "dovete aspettare, siamo impegnati" mentre un'altra isola brucia.
Usb si chiede come mai a nessuno interessi se le isole Eolie vanno in fiamme e se il cittadino o il “turista per caso” abbia la risposta alla sua richiesta di aiuto.
Forse le isole non fanno parte di questo paese? O più nello specifico della regione Sicilia? Eppure a memoria quando veniva in vacanza l'ex presidente della Repubblica Ciampi, sull’Isola di Stromboli i vigili del fuoco si vedevano! Forse è più interessante farsi vedere da un presidente, invece che soccorrere il cittadino o risparmiare dalle fiamme uno tra i patrimoni ambientali più bello al mondo? O e meglio per tutti che vadano a fuoco le isole cosi intervengono i Canadair?
Coordinamento Viigli del Fuoco Usb