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Le pretese di Confindustria, l’Autorità Portuale di Genova e NOI

Genova -

La recente presa di posizione di Confindustria non è solamente una alzata di ingegno dei terminalisti genovesi ma si inserisce in un quadro di relazioni in cui l’obiettivo è quello di sfruttare ancora di più i lavoratori sia quelli della CULMV, sia i dipendenti dei vari terminal.

L’Autorità Portuale è stata infatti, anche nel recente passato, la longa manus dei terminalisti rappresentandone gli interessi ad ogni piè sospinto. La recente fusione PSA-Sech è infatti l’ultima operazione che, sotto la facciata di una comune riorganizzazione industriale, nasconde la precisa volontà dei terminalisti di gestire in modo totalmente unilaterale la forza lavoro attraverso l’accordo di rete che prevede l’utilizzo degli addetti sui vari terminal bypassando qualsiasi mediazione con le rappresentanze della forza lavoro.

Con la richiesta di indennizzo dei soldi del bilancio della CULMV, la strategia dei padroni fa un passo in avanti e le velate minacce all’Autorità Portuale sono, in sostanza, un avvertimento ai lavoratori sia dei terminal che della compagnia unica. Ovviamente, se i lavoratori rimarranno uniti i padroni non avranno vita facile. Tra le altre cose, la vertenza che dovrà nascere non potrà mettere da parte il fatto che l’Autorità Portuale non è stata in grado di applicare correttamente la legge 84 del 1994, non fornendo i dati sull’organico del porto impedendo così le nuove assunzioni necessarie a fronte dell’incremento di traffici e profitti dei vari player portuali.

Contro l’attacco strumentale dei terminalisti e contro le inadempienze dell’Autorità Portuale genovese noi crediamo che non servano gli incontri tra le segreterie dei sindacati e le rappresentanze padronali o istituzionali ma serve una risposta complessiva dei lavoratori a prescindere dalle diverse appartenenze sindacali. Su questa linea, nei prossimi giorni ci impegneremo a lanciare una iniziativa unitaria affinché la risposta dei lavoratori sia efficace non solo per respingere gli attacchi di Confindustria ma per riaprire la partita su una reale applicazione degli accordi e delle leggi sul lavoro in Porto.

Genova, 22 febbraio 2021

Unione Sindacale di Base sez. Porto di Genova