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L’ennesimo morto di lavoro a Salerno è l’ennesimo schiaffo di governo e Confindustria ai lavoratori. USB proclama lo sciopero nei porti italiani per il 14 giugno

Salerno -

Non abbiamo fatto in tempo a piangere l’ultimo lavoratore portuale deceduto a Taranto che mercoledì 26 maggio un altro lavoratore, Matteo Leone, 34 anni, è stato ucciso, investito da un carrello nel porto di Salerno.

È ormai evidente che la questione sicurezza è completamente sfuggita di mano. Al di là delle frasi di circostanza noi lavoratori stiamo pagando anni di sconfitte sindacali e arretramenti sotto tutti i punti di vista. I responsabili hanno nomi e cognomi. “Imprenditori” che non pagano mai per le loro responsabilità visto che nel nostro ordinamento non esiste neanche una specifica fattispecie di reato. In tale senso USB sta portando avanti la proposta di inserire il reato di “omicidio sul lavoro” nel codice penale.

Sempre meno controlli vengono fatti a bordo delle navi, aumentando di fatto il rischio di “incidente rilevante” nelle banchine in cui tutti i giorni lavoriamo a causa dell’incremento di merci pericolose (IMO) che vengono movimentate nei Porti.

Notizia di questi giorni è anche la decisione del governo di eliminare la stragrande maggioranza delle normative sul codice degli appalti. Confindustria ha ottenuto ciò che voleva e cioè la più ampia libertà alle imprese di peggiorare condizioni salariali e lavorative di lavoratori e lavoratrici, tra le quali il massimo ribasso nelle gare e l’ampliamento della possibilità di appaltare e subappaltare sottoponendole di fatto ai peggiori ricatti.

A tutto ciò si aggiunge la mancata proroga del blocco dei licenziamenti. Altra arma di ricatto per aumentare i carichi di lavoro e imporre condizioni sempre peggiori dal punto di vista dei diritti e delle tutele.

Il coordinamento nazionale USB Porti fa appello a tutti i lavoratori portuali, alle realtà autorganizzate e non. È arrivato il momento di lanciare un segnale forte alla controparte e alle autorità di sistema, sempre più asservite agli interessi di armatori e terminalisti.

Nei prossimi giorni apriremo le procedure per arrivare ad uno sciopero generale nei porti per il giorno 14 giugno con manifestazioni territoriali.

Adesso basta. I lavoratori portuali non sono disposti a chinare la testa

Il 14 giugno sciopero generale di 24 ore dei porti

 

Coordinamento Nazionale USB Porti

 

28-5-2021