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Licenziamenti a insegna Euronics: Nova Spa e Nova Casale Srl rifiutano la convocazione in Regione Lazio, Usb in prima linea per promuovere la tutela occupazionale

Roma -

Nella giornata di oggi 11 luglio 2024 si è svolto l’incontro presso la Regione Lazio dove si è registrata l’arrogante assenza delle aziende coinvolte. Mentre, nelle stesse ore, era in corso uno sciopero che ha visto la chiusura totale del punto vendita Nova Casale e una buona partecipazione nei punti vendita Nova Spa.

La Regione ha dimostrato grande attenzione alle questioni sottoposte e questo ci ha permesso di sviscerare tutte le contraddizioni di questa situazione: un sistema imprenditoriale -quello a leadership Nova Spa- che ha privilegiato gli investimenti immobiliari a quelli commerciali in senso stretto, fino a voler dare l’idea di aver deteriorato i rapporti con EURONICS Spa tanto da essere stata estromessa dalle operazioni di promozione oltre che dall’impegno del Gruppo a salvaguardare i posti di lavoro.

Ed infatti NOVA Spa da un lato apre una procedura di licenziamento collettivo e un concordato preventivo fallimentare, dichiarando esuberi per oltre il 50% dei suoi dipendenti, mentre dall’altro lato la NOVA Casale Srl licenzia in tronco quattro dipendenti via messaggio Whatsapp.

Le aziende piangono miseria, eppure non soltanto in questi anni non è mai stato portato avanti un piano industriale per arginarne gli effetti, ma si sono evidentemente fatte scelte diverse con investimenti su altri canali.

Come USB oggi in Regione abbiamo, quindi, rappresentato la richiesta di un intervento istituzionale volto proprio a far luce sui tanti aspetti poco trasparenti e nient’affatto chiari della vicenda.

In queste ore, poi, l’azienda potrebbe aver già avviato l’esame della procedura di licenziamento collettivo con la sola organizzazione sindacale da loro riconosciuta, ossia la CISAL.

Ma a noi sembra evidente che il vero problema è a monte, e non sarà risolto solo sedendo al tavolo dove verranno definite le condizioni del licenziamento. La vera partita è nella ricerca di una strada per mettere un freno a questa emorragia occupazionale.

Come USB abbiamo richiesto un intervento strutturale oltre che l’impegno a ricondurre la questione occupazionale anche sotto l’insegna Euronics.

E se da un lato manterremo accesa l’interlocuzione istituzionale, dall’altro lato la nostra organizzazione sindacale intende anche mettere in campo ogni azione sindacale e di lotta che riterremo utile.

USB Commercio