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L'idea di Draghi e Bianchi è trasformare la scuola in un parcheggio: 6 maggio sciopero!

Nazionale -

Il ministro Bianchi ha annunciato di aver stanziato 510 milioni di euro per il Piano Scuola Estate 2021. Il Piano prevede il potenziamento degli apprendimenti e il recupero della socialità con collaborazioni esterne o con il terzo settore e laboratori dai più fantasiosi contenuti, tra le altre cose l'immancabile educazione all’imprenditorialità e il potenziamento delle competenze digitali. Insomma, questo piano è davvero un crogiuolo di tutte le pessime tendenze cui la scuola viene piegata da decenni.

In primo luogo va detto con chiarezza che le scuole non si sono mai fermate; in particolare le scuole del primo ciclo sono rimaste aperte pressoché tutto l’anno, mentre le scuole del secondo ciclo hanno sempre fatto lezione anche a distanza ed il personale ATA è sempre andato a scuola.

Quindi di che recuperi stiamo parlando?

Non solo, in che modo corsi che sviluppino l’imprenditorialità o stage di vario tipo, dovrebbero colmare le lacune accumulate in questo anno e mezzo di pandemia? A noi questo piano sembra sostanzialmente un modo per aprire un’ulteriore breccia nel mondo della scuola per introdurvi ancora più violentemente la logica di servitù alle imprese e al mercato, che già ci viene imposta tramite i PCTO (ex alternanza scuola-lavoro), l’educazione finanziaria, gli INVALSI.

Sulla socialità, ci chiediamo: ciò di cui hanno bisogno bambini e ragazzi è una socialità precostruita dagli adulti, nel luogo che associano allo studio? O forse hanno bisogno di riappropriarsi di una libertà di vita che questa pandemia e la pessima gestione che ne hanno fatta i governi gli ha sottratto?

Inoltre, il tutto dovrebbe essere portato avanti con interventi del terzo settore, che nelle scuole è presente con gli educatori sottopagati (6 euro l’ora, mediamente), non garantendone la formazione e la preparazione. Peraltro gli educatori dovrebbero fare gli educatori, non i sotto-insegnanti, sono funzioni diverse, con compiti diversi. Lo diciamo da anni: il personale educativo va internalizzato, riportato all’interno degli enti locali, pagato dignitosamente, introdotto nei contesti scolastici con funzioni precise, riconoscibili e riconosciute, dando un valore a questa professionalità attraverso diritti e doveri uniformi sul territorio nazionale. La strada per farlo non è certo l’ennesima pioggia di progetti utili solo a produrre ulteriore precarietà.

Quello di cui c’è bisogno, se l’obiettivo è stare realmente accanto ai ragazzi reduci da un anno e mezzo di enorme difficoltà, è una riattivazione di servizi territoriali di qualità, all’interno dei quali gli educatori siano protagonisti, per la professionalità educativa che essi esprimono.

Ci chiediamo poi quale personale dovrebbe tenere aperte le scuole per tutta l’estate? Il personale ATA dopo anni di tagli non può certo farlo, a meno che si voglia non riconoscere loro il diritto alle ferie. Quindi qual è l’obiettivo di questa apertura estiva? Reintrodurre le cooperative di pulizia nelle scuole, dopo che i vent’anni di lotta degli ex-Lsu hanno avuto come esito la recente vittoria con la loro internalizzazione?

La realtà è che l’obiettivo di questo piano è molto chiaro: trasformare la scuola in un parcheggio, dove si fa tutto tranne che studiare, svuotando di senso l’istruzione e la professione docente. Non lo accettiamo e diciamo con chiarezza che quei milioni di euro andrebbero utilizzati per prolungare i contratti COVID, supportare recuperi veri, da effettuarsi nei tempi della scuola, non fuori.

Invitiamo tutti i collegi docenti e consigli d'istituto a votare no a questa ennesima operazione di facciata.

Insomma, lo diciamo con chiarezza una volta di più, qui caro ministro Bianchi non c'è un piano vero di recupero e ripartenza per settembre così come non c'era prima ed è per questo che il 6 maggio sciopereremo anche contro questo Piano Scuola Estate e questo spreco di denaro pubblico.