Roma: l'INPS sfratta, gli inquilini resistono. Basta emergenza abitativa
Questa mattina (14/01) in Via Calpurnio Fiamma 142 è andata in scena l’ennesima battaglia tra Asia-Usb e l’Inps, che voleva eseguire uno sfratto ai danni di una famiglia che per motivi economici non può acquistare una casa e tantomeno affittarla, sia per ragioni di carenza di abitazioni che per affitti insostenibili.
Questa Famiglia, seguita anche dai Servizi Sociali del Municipio VII, rientra a pieno titolo nella norma di regolarizzazione approvata con la Legge 164 del 2014 che l’Ente Previdenziale non ha mai attuato, pertanto si richiedeva il rilascio dell’immobile per una situazione di fatto sanabile.
Tutto questo ignorando il fatto che sul patrimonio immobiliare dell’Inps, (come per gli altri enti previdenziali) ci sia un concreto intervento del Comune di Roma il quale, attraverso l’approvazione del Piano Strategico all’abitare, intende acquistare dall’Inps gli appartamenti sia liberi che occupati dalle famiglie che hanno presentato istanza di regolarizzazione: le trattative per giungere al rinvio sono state lunghe ed intense, l’avvocato che rappresentava la proprietà per nulla intimorito dalla folta presenza degli inquilini, degli attivisti e dei ragazzi di OSA, ha determinatamente perseverato per ottenere il rilascio forzoso ma non aveva messo in conto il decisivo intervento di Asia Usb che si è opposta ad una esecuzione illegittima considerata l’inadempienza da parte dell’Inps nei confronti di una sanatoria finora non applicata.
Dopo due ore di acceso confronto, si è arrivati ad un rinvio per il 27 Marzo con la promessa da parte dell’Ufficiale Giudiziario, dell’avvocato di parte INPS e della forza pubblica, che verrà eseguito. Quindi si rende necessario nell’immediato aprire un confronto con il Comune di Roma affinché decolli il Piano Casa e con l’Inps, reo di voler portare a termine alcune centinaia di sfratti su Roma evitando di riconoscere ai propri inquilini le tutele previste per legge.
Asia-Usb denuncia l'assurda situazione che vede un ente pubblico come l'INPS, preposto all'assistenza sociale, schierato in prima fila ad eseguire gli sfratti degli inquilini che sono in difficoltà economiche o seguiti dai Servizi Sociali, contribuendo ad alimentare l’emergenza abitativa.
E’ inoltre vergognoso che, nonostante l'apertura delle porte del Giubileo del 2025 e il recente appello del Papa sul tema della casa, il governo, il sindaco Gualtieri e il Prefetto di Roma continuano ad ignorare il blocco degli sfratti, tutto questo perché prevale la tutelare degli interessi di chi specula sull’evento religioso, sfratta le famiglie per poi affittare a turisti o trasformare gli alloggi in B&B.
Asia-Usb Roma