L’intervento di USB al I° Congresso Internazionale della Classe Operaia a Caracas
USB ha partecipato al I° Congresso Internazionale della Classe Operaia in Difesa della Pace e della Sovranità dell'America Latina, dei Caraibi e del Mondo che si è svolto a Caracas il 16-17 dicembre. Segue il nostro intervento.
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Compagne e compagni sono onorato del vostro invito al Congresso,
con la nostra presenza internazionalista, stiamo esprimendo la solidarietà dei popoli del mondo con l'intero popolo venezuelano e con il governo del Presidente Maduro.
Grazie al processo di Rivoluzionario venezuelano, che vede la classe operaia protagonista della gestione della produzione economica, come è stato rappresentato in questo Primo congresso Internazionale della classe operaia.
Noi, lavoratori che viviamo nel mondo occidentale, possiamo trarre importanti insegnamenti.
In Europa e negli Stati Uniti, si parla di paesi come Cuba e Venezuela, dove non esiste democrazia. Qui assistiamo a un processo popolare che coinvolge oltre 20.000 assemblee con piu di 60000 delegati, per proporre una nuova legge, che il presidente Maduro e i membri del governo presenti ieri al Congresso costituente della classe operaia, porteranno all' approvazione già nel prossimo anno. In Italia, meno della metà della popolazione vota e le leggi vengono approvate dal governo senza consultare il Parlamento, attraverso decreti legge.
La comunicazione è concentrata nelle mani di pochi che diffondono le falsità dell'imperialismo. Ma in Europa abbiamo anche un altro nemico: la socialdemocrazia. Una sinistra che parla di pace, ma sostiene la guerra, il riarmo e la complicità con i criminali nazisti dell'Ucraina e i sionisti israeliani. Il nostro sindacato crede fermamente che per fermare la guerra e difendere la pace siano necessarie l'unità e la partecipazione della classe operaia e delle classi popolari. Per questo motivo, negli ultimi mesi, abbiamo organizzato tre scioperi generali contro il genocidio dei palestinesi e contro l'economia di guerra, con la partecipazione di milioni di persone nelle città in tutta Italia.
È essenziale costruire l'alleanza internazionale tra le classi lavoratrici e le classi popolari. Speriamo che, con l'aiuto dell'esperienza dei nostri compagni in Venezuela e a Cuba, lavoreremo anche per l'unità in Europa. Per fermare la guerra, dobbiamo fermare le armi, ed è per questo che stiamo organizzando uno sciopero dei lavoratori portuali nelle città europee e del Mediterraneo all'inizio del prossimo anno. Fermiamo la guerra, fermiamo il massacro del popolo palestinese. Fermiamo l'aggressione al Venezuela!
Solo la classe operaia può difendere la pace!