Lo Sciopero nazionale cooperative sociali è stato un successo: una giornata di mobilitazione contro lo sfruttamento e la precarietà
Si è svolto ieri in numerose città italiane – Roma, Genova, Torino, Cagliari, Ancona, Bologna, Bari, Milano, Firenze e Giulianova – lo sciopero nazionale delle lavoratrici e lavoratori promosso da USB.
Una mobilitazione necessaria che ha messo al centro, tra gli altri punti, la denuncia della sospensione salariale dei contratti ciclici verticali durante il periodo estivo e per chiedere l’internalizzazione del servizio presso il MIM (Ministero dell’Istruzione e del Merito).
Una mobilitazione ampia e partecipata, che ha visto scendere in piazza centinaia di lavoratori e lavoratrici da tutta Italia, uniti contro il sistema di sfruttamento che caratterizza il lavoro sociale, educativo e scolastico gestito dalle cooperative sociali.
A Roma una delegazione di USB insieme a CUB, CLAP e all’associazione MISAAC è stata ricevuta dal Ministero del Lavoro dall’Ufficio di Gabinetto, che si è impegnato a riportare le questioni sollevate direttamente alla Ministra Calderone.
Nel corso dell’incontro sono stati affrontati temi centrali come il part time involontario, i livelli salariali inadeguati, carichi di lavoro e burnout e le carenze in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, ma la cosa principale è che per la prima volta si sono resi conto dell’esistenza di una importante categoria che soffre di pesanti problematicità. Si è registrata un’apertura a continuare il confronto concreto e continuativo su questi nodi strutturali.
Lo sciopero di ieri rappresenta un primo passo importante in un percorso di mobilitazione che dovrà proseguire con ancora più forza, anche a livello locale, per ottenere il riconoscimento del diritto a un reddito nei periodi di sospensione lavorativa e per l’internalizzazione dei servizi a partire dagli appalti dello scolastico, sottraendolo alla logica del massimo ribasso e del profitto privato.
Un altro importante risultato, ottenuto con la proclamazione dello sciopero, è stato l’avvicinarsi alla lotta di tanti lavoratori e lavoratrici con cui dobbiamo rafforzare la nostra organizzazione
USB continuerà a sostenere questa la lotta fino a quando non verrà garantita dignità, stabilità e giustizia a tutte le lavoratrici e i lavoratori del settore.