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L’operazione di scorporo WindTre nasconde licenziamenti e speculazioni. USB avvia lo stato di agitazione, ora assemblee e mobilitazione

Roma -

Come avevamo previsto, le voci che circolavano non erano infondate e noi come USB, abbiamo chiesto un incontro urgente a WindTre in data 29/01/2023, per avere chiarimenti sul futuro dei lavoratori e delle lavoratrici sul perimetro occupazionale e sul piano industriale. Non ricevendo alcuna risposta, abbiamo sollecitato l’incontro in data 22/02/2023, anche in questo caso senza nessun riscontro.

Non comprendiamo per quale motivo, quando le sigle Cgil, Cisl e Uil richiedono incontro urgente a WindTre solo in data 14/03/2023 e stranamente sotto campagna elettorale, in data 29/03/2023 l’azienda decide di incontrarli senza convocare anche USB. Questo trattamento ci lascia alquanto sospettosi, ma non sorpresi.

Detto ciò, apprendiamo che in questo incontro WindTre comunica ai sindacati la volontà di avviare il processo di cessione di ramo d’azienda della rete, senza meglio specificare quali dipartimenti, strettamente collegati alla rete verranno ceduti. L’azienda non annuncia esuberi, ma li cela, con la vendita di 2000 dipendenti a fine 2023, ad una nuova azienda partecipata di WindTre, la NetCo, totalmente indipendente, dapprima di proprietà di W3 per poi cedere il 60% al fondo d’investimento EQT e il restante 40% rimane in CKH. In W3 resteranno comunque le licenze, buona parte di IT.

Noi che abbiamo subito un processo di cessione di ramo d'azienda sappiamo perfettamente che sono in ogni caso nel ramo delle telecomunicazioni, per le aziende licenziamenti di fatto senza dichiararli al mercato e realizzazione finanziaria, per i lavoratori perdita di diritti e salari ma ancor di più precarizzazione della qualità del lavoro che si concretizza in una sempre più scarsa qualità della vita e impoverimento salariale, oltre alla costante precarietà occupazionale legate alla commessa.

In questo caso poi si parla della esternalizzazione della rete lasciando un'azienda del tutto scollata dalla produzione e dall’economia reale in preda ad un mercato dove le persone scompaiono e restano solo numeri. Numeri di teste di lavoratori da abbattere. Numeri economici da moltiplicare per le aziende.

Noi siamo contrari che a pagare siano sempre i lavoratori e per questo siamo contrari in ogni caso a questa operazione piratesca tramata alle spalle dei lavoratori, con i quali organizzeremo degli incontri per informarli sui pericoli che si incorrono e per preparare la mobilitazione.

USB Lavoro Privato - Settore TLC 
RSA WindTre

Roma 3 aprile 2023