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L’unica grande opera per Piombino: salute, ambiente e lavoro. Giovedì 20 ottobre sciopero generale e manifestazione contro il rigassificatore

Piombino -

L’Unione Sindacale di Base ha deciso di raccogliere l’invito dei comitati cittadini contro il rigassificatore e di proclamare uno sciopero generale cittadino di tutte le aziende pubbliche e private in contemporanea con la grande manifestazione prevista per giovedì 20 ottobre alle ore 10, con partenza dal Centro giovani.

La proclamazione di sciopero è stata inviata a tutti gli enti e le organizzazioni di categoria e alle società che erogano servizi pubblici. Stiamo predisponendo una lista di tutte le aziende del settore privato e invitiamo tutti i lavoratori e le lavoratrici che sostengono la battaglia contro il rigassificatore e intendono scioperare a contattarci alla mail livorno@usb.it per inviare l’adesione in tutte le aziende. Lo sciopero è articolato dalle ore 8 alle ore 12 in modo da permettere a tutti e tutte la partecipazione alla manifestazione. Tutti possono partecipare a prescindere dall’organizzazione sindacale di appartenenza.

La nostra organizzazione è da sempre schierata apertamente contro quest’opera inutile e dannosa. Le motivazioni sono molteplici e vanno da questioni di tipo economico, occupazionale e ambientale. Piombino è area di crisi complessa a seguito di numerose crisi aziendali. Migliaia di lavoratori dell’acciaieria aspettano risposte dalle istituzioni e dalla politica dopo anni e anni di promesse non mantenute. Piombino è anche una delle aree SIN Italiane che dovrebbero essere interessate da programmi di bonifica seri e strutturali. Un territorio che ha, tra mille difficoltà, cercato di rilanciarsi dal punto di vista economico e adesso, grazie a questa scelta scellerata, rischia di vedersi sprofondare ancora una volta. Perché è bene essere chiari, non esistono compensazioni possibili in questa partita. La sicurezza, l’ambiente e l’occupazione non si barattano con qualche spicciolo. L’esempio di Livorno è lì a ricordarci come queste multinazionali siano solo interessate al loro profitto lasciando dietro di sé i costi sociali ed ambientali alle popolazioni e ai lavoratori. Esiste anche una questione politica importante. A fronte di un carovita crescente il vecchio Governo (e forse anche il nuovo?) e la Regione Toscana hanno scelto di investire ancora una volta milioni di euro in fonti fossili e gas, che andremo oltretutto a pagare il doppio o il triplo rispetto al passato.

Questo il testo della proclamazione di sciopero:

Contro la decisione del Governo, avallata dalla Regione Toscana nonché dal Commissario Eugenio Giani, di installare, all’interno del Porto di Piombino, un impianto di rigassificazione che, oltre a creare enormi rischi per la popolazione e per i lavoratori e danni ambientali incalcolabili comprometterà lo sviluppo del porto di Piombino mettendo in discussione posti di lavoro nel settore ittico, turistico e siderurgico. A fronte di un carovita crescente e speculazioni massicce sul costo dell’energia per cittadini e imprese è il momento storico per investire sulle energie rinnovabili e sostenibili.

Per ottenere risposte in merito al futuro dei lavoratori dell’impianto siderurgico JSW Steel Italy mediante un intervento dello Stato che salvaguardi posti di lavoro e sicurezza ambientale attraverso un vero programma di bonifiche e la riconversione dello stabilimento in totale compatibilità con le esigenze di salvaguardia dell’ambiente e della salute dei cittadini e dei lavoratori. Basta promesse.

Per il rilancio economico e sociale della città di Piombino a partire da investimenti nei servizi pubblici (sanità, scuola, trasporti) nelle infrastrutture necessarie a tale scopo in una prospettiva di differenziazione delle attività economiche.                                                                 

USB Provincia di Livorno

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